Contagi ancora in calo: 452 casi e 23 morti Fine dell'incubo in casa di riposo a S. Vito

Sabato 23 Gennaio 2021
Contagi ancora in calo: 452 casi e 23 morti Fine dell'incubo in casa di riposo a S. Vito
IL BOLLETTINO
PORDENONE Anche il bollettino di ieri ha confermato la tendenza: il contagio in Friuli Venezia Giulia è in fase di rallentamento. Il tasso di positività sui tamponi effettuati è sceso a quota 6,1 per cento, tra i più bassi degli ultimi giorni. Sul territorio sono stati trovati 452 nuovi casi di Coronavirus (meno di giovedì) a fronte di 7.437 tamponi, tra antigenici rapidi e molecolari. Quanto ai contagi, 356 sono da molecolare e 96 da test rapido. Va sempre ricordato che le positività da test rapido devono essere considerate da confermare con un test molecolare. I totalmente guariti sono 47.437, i clinicamente guariti salgono a 1.421, mentre diminuiscono le persone in isolamento che risultano essere 11.360. Quanto ai ricoveri, per il secondo giorno consecutivo scende la pressione sui reparti di Area medica, che ospitano 669 persone, undici in meno rispetto alla rilevazione precedente. Due pazienti in più in Rianimazione, dove i letti occupati sono 61.
I DECESSI
In regione sono stati registrati 23 decessi, due dei quali risalgono però al 12 e al 13 gennaio. Sei le vittime in provincia di Pordenone. La Regione ha erroneamente inserito a bilancio anche una donna di 71 anni della casa di riposo di San Vito, che però si era negativizzata ed è deceduta per cause del tutto slegate dal contagio precedente. Non è quindi un decesso Covid. A Zoppola addio al 90enne Virginio Stradiotto, mentre a Pordenone non ce l'hanno fatta l'83enne Edo Querin, ex dipendente comunale, e la 79enne Anita Solza, ex parrucchiera conosciuta nel quartiere delle Grazie. Lascia la figlia Paola Monaco, poliziotta della Stradale. Addio anche a un 86enne di Roveredo, a un 73enne di Fiume Veneto e al 79enne Umberto Crestan di Azzano Decimo.
SOSPIRO DI SOLLIEVO
È stato dichiarato spento il maxi-focolaio della casa di riposo di San Vito. Tutti gli ospiti, compresi quelli appartenenti alla casa del clero, sono liberi dal virus. «Continueremo ad avere le necessarie attenzione e cautele ma possiamo davvero ricominciare ad essere quello che siamo sempre stati. Oggi riusciamo a prendere un respiro più profondo, pur sospeso ricordando chi abbiamo perso e che troveremo il modo per ricordare tutti insieme. Perché, come abbiamo scritto sulle nostre tute, noi ci siamo stati e resteremo finché il dolore non passerà. Giovedì prossimo l'Azienda Ssanitaria ci ha confermato che verrà inoculata la seconda dose di vaccino agli oltre settanta residenti interessati. E un altro passo sarà fatto verso la normalità. E poi finalmente potremmo pensare di riprendere la nostra vita comunitaria e collettiva. Tornare in sala da pranzo, in Chiesa, in salone, nei soggiorni e rivedervi e incontrarci, in sicurezza. Un nuovo giorno», è il comunicato della direzione. Nel settore delle residenze per anziani sono stati rilevati 13 casi di positività tra le persone ospitate nelle strutture regionali e 16 tra gli operatori. Nell'Azienda sanitaria del Friuli Occidentale contagiati due infermieri.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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