Consiglio, scatta il premio: 27 seggi alla maggioranza alle minoranze ne vanno 12

Giovedì 7 Ottobre 2021
Consiglio, scatta il premio: 27 seggi alla maggioranza alle minoranze ne vanno 12
NUOVI EQUILIBRI
PORDENONE Avendo ottenuto il 65% dei consensi per la nuova maggioranza scatta il premio previsto dalle legge elettorale: il centrodestra di Ciriani potrà contare su 27 seggi consiliari. Dunque una maggioranza super-blindata: il premio non era invece scattato la scorsa volta in quanto Ciriani ottenne il 59% dei voti. Un sindaco più forte, a fronte di un calo della partecipazione al voto.
RAPPORTI DI FORZA
L'affermazione di Pn Cambia inoltre rafforza ancora di più lo stesso primo cittadino riconfermato e che vede la sua creatura politica diventare primo partito in città. La seconda forza è rappresentata da Fratelli d'Italia, il partito nazionale di riferimento dello stesso Alessandro Ciriani. Che guarda con estremo piacere al successo elettorale dei suoi amici patrioti: Fdi passa da poco più del 7% di cinque anni fa al 13% di oggi e porterà cinque consiglieri in Aula. Ma anche Forza Italia ritrova vigore nell'alleanza con l'Udc e Pn Civica, la lista guidata da Pietro Tropeano che tenterà in tutti i modi di far pesare le sue 377 preferenze. I forzisti l'avrebbero già fatto intendere al sindaco: si aspettano la riconferma di non meno di due assessori, sulla presidenza del Consiglio (appena lasciata dal forzista Andrea Cabibbo) sono pronti a discutere. E poi la trattativa con la Lega che però difficilmente, visto il risultato (sotto il 9%) potrà aspirare a ottenere ciò che aveva: due assessori, dei quali uno con l'incarico di vicesindaco. Infine a cambiare gli equilibri nella nuova maggioranza è il nuovo alleato: Progetto Fvg elegge un consigliere e farà valere il suo risultato nell'assetto degli incarichi.
L'OPPOSIZIONE
Sull'altro fronte, quello del centrosinistra, la sconfitta è stata cocente. La coalizione che sosteneva Gianni Zanolin è stata surclassata e non è riuscita a salire sopra il 30% per cento. A prendere atto, per primo, della sconfitta è stato lo stesso candidato sindaco Zanolin che ha prima riconosciuto il successo dell'avversario e poi si è dimesso lasciando il suo posto in Consiglio. Il Pd, con il 16,51%, ha perso circa punto rispetto a cinque anni fa. Non è stato sufficiente il pur importante traino del super-votato consigliere comunale-regionale Nicola Conficoni: con le sue 687 preferenze, dopo la campionessa Cristina Amirante, è il secondo candidato per numero di voti personali. Tornerà a sedere in Consiglio con altri cinque esponenti del suo partito: Antonella Del Ben, Francesco Saitta, Irene Pirotta, Alice Dalpiaz, Fausto Tomasello. La Civica (la lista nata dalla fusione delle tre realtà del civismo storico) si è fermata al 5,8%, cinque anni fa la somma del Fiume, Pn1291 e Cittadini sfiorava il 18%. Entrano Marco Salvador e Mario Bianchini. All'esordio il Bene Comune, l'altra civica che ottiene un risultato, il 5,41%, praticamente analogo al civismo storico: consiglieri Matteo Antoniel e Lucia Cibin. A leccarsi le ferite i Cinque Stelle: dal 12% al 2,97%, da 4 a un consigliere, Mara Turani. Entra invece per un soffio la sexy-prof Anna Ciriani, per il meccanismo elettorale il suo ingresso in Consiglio è costato un seggio al Pd.
D.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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