Barca: «Strategia mirata per ripopolare la montagna»

Venerdì 20 Settembre 2019
Barca: «Strategia mirata per ripopolare la montagna»
L'ECONOMISTA
PORDENONE Un gruppo di studiosi di diverse discipline; un editore gramsciano, come Carmine Donzelli. Da qui nasce il progetto Riabitare l'Italia, che vuole ripartire dagli esclusi, dalle periferie inascoltate. Un libro dove pensiero crea l'azione. Ed è Fabrizio Barca statistico ed economista, oggi coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità a spiegare i concetti chiave di questo processo: rappresentare serve a immaginare, costruire una visione, per poter sperimentare. Ed è quello che ha fatto lui - Ministro per la Coesione territoriale nel Governo Monti - che in tre anni ha girato l'Italia in pullman, percorrendo 50mila chilometri per incontrare la gente nelle aree più fragili, facendosi promotore della Strategia Nazionale Aree Interne. Quella da cui sono nate le aree vaste, le Uti. E ora guardando alle tre aree progetto del Friuli Venezia Giulia (Carnia, Dolomiti friulane, Resia-Prealpi Giulie) si rammarica vedendole congelate, ma allo stesso tempo è fiducioso e fa un appello al governo regionale: «Prendete una decisione, ma sbloccate la situazione, so che potete crederci anche voi». C'è bisogno di politiche rivolte ai luoghi, afferma. Di sperimentalismo democratico. E tutto parte dalla rappresentazione, esecrando la teoria della società liquida di Bauman: la rinuncia alla rappresentazione della società ha determinato negli ultimi 35 anni il fallimento dei partiti, lasciando campo libero al neoliberismo culturale che ha determinato l'ulteriore aumento della ricchezza dei 5mila adulti più ricchi. Sono aumentati i luoghi delle diseguaglianze - campagne de-industrializzate, aree interne e fragili, periferie, montagne svuotate e impoverite e la rabbia, che ha alimentato i partiti autoritari. Sono loro che ci danno la sveglia ora e spingono la borghesia spaventata a ridare attenzione ai luoghi.
Se Donzelli è editore che chiama a raccolta gruppi di intellettuali per ragionare, elaborare concetti che servono ad alimentare la tensione civile del paese, Barca pone l'accento sull'opportunità data dalle 500mila assunzioni da fare nell'amministrazione pubblica: i giovani, le persone giuste potrebbero rivoluzionare l'amministrazione pubblica e ragionare veramente sul futuro. Il concetto cardine per entrambi i relatori moderati con profondità e passione da Monica Bianchettin - è che ogni politica seria o idea di governo debba partire dalla rilevazione delle differenze e diseguaglianze. E poi c'è il vuoto culturale dei partiti e delle università da riempire. Bisogna comprendere il bello e il brutto della rugosità italiana, che ne determina, la ricchezza di differenze, la biodiversità, identità costruite da sovrapposizioni di identità, da coabitazioni, ma anche le difficoltà delle periferie, delle zone montane lontane da servizi e infrastrutture. Sono cose che amministratori e abitanti delle nostre montagne toccano con mano ogni giorno e a cui cercano di dare risposte. A Tramonti di Sotto tramite progetti interreg come Stream, in Val d'Arzino l'associazione Antica Pieve D'Asio crea coesione e rete attorno al tema dell'emigrazione che l'ha colpita, con un festival, Tornant, e incontri come quello in arrivo domenica nella Chiesa di S. Giacomo a Clauzetto dalle 9.30 , Anin varin fortune su migrazioni interne ed esterne e il rimescolamento delle popolazioni.
Clelia Delponte
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci