A 14 anni, compiuti ieri, è già campione italiano nel Kata individuale, ovvero nel combattimento contro avversari immaginari. Una storia d'amore, quella col Karate, che per Alessio Ghinami è nata quando era piccolissimo. «A quattro anni - racconta - guardavo sempre i film di Bruce Lee e di Jackie Chan. Già allora avrei voluto cominciare ad allenarmi, ma in palestra non c'erano corsi per bambini di 4 anni, e allora ho dovuto aspettare di compierne 6». Alessio, che si allena dal 2008, è cresciuto con il Karate nel sangue.
«È uno sport che dà equilibrio - sottolinea - in cui è necessario avere rispetto per il prossimo, e prima di tutto per se stessi. Allo stesso tempo ti insegna la disciplina, con allenamenti faticosi in cui ci vuole grande memoria e tanta forza di volontà, per non abbattersi quando non si riesce a raggiungere il proprio obiettivo. E questo atteggiamento mi aiuta anche nello studio e a scuola». I grandi successi per Alessio, che vive a Fiume Veneto ma si allena nella palestra di Azzano Decimo con il maestro Salvatore Criscuolo dell'Asd Atletic Karate, sono cominciati l'anno scorso, quando è arrivato primo agli Open italiani, al campionato nazionale di Desio e al Campionato Italiano Gran premio giovanissimi nella categoria Esordienti A. Quest'anno ad aprile è diventato un'altra volta campione italiano, arrivando primo al 22. Campionato italiano esordienti B, primo su 80 partecipanti.
«Mi alleno 4 o 5 volte la settimana - racconta - per un totale di almeno 8 ore, e a casa mi esercito sul tatami seguendo la scheda che mi ha fornito Vincenzo Figuccio, preparatore atletico della nazionale del quale ho frequentato uno stage. Durante l'anno mi sono organizzato il tempo con una buona tabella di marcia, fra scuola, compiti e palestra, anche se certe volte, quando ho tanti compiti, rinuncio all'allenamento». Alle gare però è tutto diverso. «Prima di una gara sono agitato - dice - ma quando è il mio turno passa tutto, anche perché mi sento seguito da Dio. Un giorno prima di partire per la gara vado in chiesa a Fiume Veneto, dove faccio il chierichetto, a chiedere al parroco la benedizione».
Ora Alessio, sempre sostenuto dalla sua più grande fan, la mamma Julie, guarda al futuro. «Nei prossimi giorni - conclude - avrò gli esami di terza media, poi parteciperò agli open di Sicilia. Da grande mi piacerebbe fare il medico, ma sarebbe ancora più bello se riuscissi a diventare un grande atleta di karate».
© riproduzione riservata
«È uno sport che dà equilibrio - sottolinea - in cui è necessario avere rispetto per il prossimo, e prima di tutto per se stessi. Allo stesso tempo ti insegna la disciplina, con allenamenti faticosi in cui ci vuole grande memoria e tanta forza di volontà, per non abbattersi quando non si riesce a raggiungere il proprio obiettivo. E questo atteggiamento mi aiuta anche nello studio e a scuola». I grandi successi per Alessio, che vive a Fiume Veneto ma si allena nella palestra di Azzano Decimo con il maestro Salvatore Criscuolo dell'Asd Atletic Karate, sono cominciati l'anno scorso, quando è arrivato primo agli Open italiani, al campionato nazionale di Desio e al Campionato Italiano Gran premio giovanissimi nella categoria Esordienti A. Quest'anno ad aprile è diventato un'altra volta campione italiano, arrivando primo al 22. Campionato italiano esordienti B, primo su 80 partecipanti.
«Mi alleno 4 o 5 volte la settimana - racconta - per un totale di almeno 8 ore, e a casa mi esercito sul tatami seguendo la scheda che mi ha fornito Vincenzo Figuccio, preparatore atletico della nazionale del quale ho frequentato uno stage. Durante l'anno mi sono organizzato il tempo con una buona tabella di marcia, fra scuola, compiti e palestra, anche se certe volte, quando ho tanti compiti, rinuncio all'allenamento». Alle gare però è tutto diverso. «Prima di una gara sono agitato - dice - ma quando è il mio turno passa tutto, anche perché mi sento seguito da Dio. Un giorno prima di partire per la gara vado in chiesa a Fiume Veneto, dove faccio il chierichetto, a chiedere al parroco la benedizione».
Ora Alessio, sempre sostenuto dalla sua più grande fan, la mamma Julie, guarda al futuro. «Nei prossimi giorni - conclude - avrò gli esami di terza media, poi parteciperò agli open di Sicilia. Da grande mi piacerebbe fare il medico, ma sarebbe ancora più bello se riuscissi a diventare un grande atleta di karate».
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