SICUREZZA
PADOVA I residenti di via Bernina non si sentono sicuri, così i carabinieri organizzano dei controlli straordinari nell'area Funghi. Ieri i militari del nucleo operativo e del battaglione hanno scoperto nella zona dell'hashish nascosto sotto dei cespugli e ha verificato i documenti delle 26 persone ritrovate all'interno del complesso.
Da mesi i carabinieri hanno iniziato a battere a tappeto la zona e per combattere spaccio e crimine possono contare su mille occhi: un filo diretto con i residenti che raccolgono informazioni e le mandano al referente del comitato di quartiere che poi, a sua volta, le inoltra per Whatsapp al comandante di compagnia Antonello Sini.
«Le nostre pattuglie presidiano sempre le zone critiche, ma per noi è fondamentale il rapporto diretto con i cittadini. È per questo che abbiamo incontrato spesso e restiamo in contatto perenne con i comitati dei residenti. Sono loro che spesso ci segnalano i problemi. Poi noi arriviamo, spesso anche con la squadra in borghese. Ed effettuiamo gli arresti. È importante che i cittadini si sentano al sicuro. Anche se la percezione della sicurezza spesso non va di pari passo alla sicurezza reale» ha spiegato il comandante. Le pattuglie poi provvedono a controllare quel che succede e così i carabinieri individuano i malviventi, procedono con arresti e denunce. E i residenti vivono più sereni. Ora però fanno appello anche al Comune, attraverso il senatore Andrea Ostellari chiedendo che la situazione dell'area Funghi venga sistemata una volta per tutte.
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA I residenti di via Bernina non si sentono sicuri, così i carabinieri organizzano dei controlli straordinari nell'area Funghi. Ieri i militari del nucleo operativo e del battaglione hanno scoperto nella zona dell'hashish nascosto sotto dei cespugli e ha verificato i documenti delle 26 persone ritrovate all'interno del complesso.
Da mesi i carabinieri hanno iniziato a battere a tappeto la zona e per combattere spaccio e crimine possono contare su mille occhi: un filo diretto con i residenti che raccolgono informazioni e le mandano al referente del comitato di quartiere che poi, a sua volta, le inoltra per Whatsapp al comandante di compagnia Antonello Sini.
«Le nostre pattuglie presidiano sempre le zone critiche, ma per noi è fondamentale il rapporto diretto con i cittadini. È per questo che abbiamo incontrato spesso e restiamo in contatto perenne con i comitati dei residenti. Sono loro che spesso ci segnalano i problemi. Poi noi arriviamo, spesso anche con la squadra in borghese. Ed effettuiamo gli arresti. È importante che i cittadini si sentano al sicuro. Anche se la percezione della sicurezza spesso non va di pari passo alla sicurezza reale» ha spiegato il comandante. Le pattuglie poi provvedono a controllare quel che succede e così i carabinieri individuano i malviventi, procedono con arresti e denunce. E i residenti vivono più sereni. Ora però fanno appello anche al Comune, attraverso il senatore Andrea Ostellari chiedendo che la situazione dell'area Funghi venga sistemata una volta per tutte.
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