Vento, pioggia e proteste: sono cento gli irriducibili

Giovedì 9 Dicembre 2021
Vento, pioggia e proteste: sono cento gli irriducibili
IL PRESIDIO
PADOVA Freddo e pioggia battente, ma loro restano irriducibili. Più di cento partecipanti si sono presentati ieri alla manifestazione no Green Pass in centro a Padova. Il corteo si è radunato alle 10.30 in piazza Sartori per poi proseguire, scortato dalle macchine della polizia, lungo corso Milano, deviando infine verso Prato della Valle. Il tutto è avvenuto nel totale rispetto delle norme anti-Covid imposte dal Comune in vigore dal 25 novembre fino al 31 dicembre.
I manifestanti sono stati costretti ad aggirare il centro storico nel loro percorso, evitando anche di attraversare piazza Garibaldi dove al momento si stava svolgendo la festa della Madonna dei Noli, indossando obbligatoriamente le mascherine durante il corso di tutta la manifestazione. Il gruppo dei no green pass, sotto la guida del leader Fazzini sempre alla testa del corteo, ha percorso le vie del centro sventolando la bandiera italiana e alcuni cartelli con motti come: «No Green Pass, Sì cure domiciliari», mentre ad alta voce si ripeteva: «La vostra paura ci porta in dittatura».
Alla manifestazione ha partecipato anche il movimento studentesco Studenti Contro il Green Pass, sempre in testa con il proprio slogan in mostra. Non sono mancati alcuni brevi scontri verbali con i passanti e gli abitanti del centro che hanno manifestato la loro contrarietà al movimento, senza però correre il rischio che questi si trasformassero in scontri più violenti con i membri della protesta. I disagi al traffico sono stati contenuti al minimo grazie al pronto intervento delle forze dell'ordine che hanno mantenuto lo scorrimento dei mezzi di trasporto il più stabile possibile. Prima di guidare il corteo il leader Fazzini ha avuto modo di esporre brevemente il proprio pensiero, spiegando anche il motivo per cui le proteste siano diventate sempre più frequenti non solo nel Veneto, ma in tutta Italia: «Ormai viviamo male, terrorizzati. Vedo anziani di settanta, o anche novant'anni che vengono costretti a scendere dall'autobus perché non hanno le carte in regola. Alcuni di questi non sanno nemmeno cosa sia il super green pass». Ha poi proseguito: «Sarebbe anche ora di smetterla con le manifestazioni, è tempo che le cose cambino. C'è bisogno di un minimo confronto con il governo, e di una minima apertura nei nostri confronti». Una volta arrivati in Prato della Valle, i manifestanti si sono radunati per conversare e raccogliere le adesioni per il prossimo ritrovo, che si terrà questo sabato, con ora e luogo ancora da decidere.
Alberto Degan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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