NUOVE STRUTTURE
PADOVA Uno studentato ostello in via Delù e un nuovo albergo in via Manin. Le strutture ricettive contribuiscono alla rigenerazione urbana della città. Vanno in questo senso le due delibere fatte approvare martedì scorso in giunta dall'assessore al Commercio Antonio Bressa. La più significativa riguarda il palazzo in via Delù 12 (in tutto 10 piani) ceduto da Intesa San Paolo al Fondo Erasmo Fabbrica Immobiliare Sgr spa. Fondo che ha chiesto la trasformazione della destinazione d'uso dell'immobile in turistico ricettiva complementare (unità abitative ammobiliate ad uso turistico) - residence per alloggi studenti, per un numero complessivo di 204 posti letto.
L'immobile fa parte di un complesso immobiliare costituito da 3 edifici simili collegati da una piastra unica di tre livelli. L'edificio attualmente ha una destinazione d'uso terziario direzionale. L'intervento proposto prevede la riqualificazione dell'intero immobile e la sua trasformazione in residence per alloggi per studenti - turismo complementare, per un numero complessivo di 204 posti letto. In pratica, si prevede un uso misto, uno studentato che a luglio e agosto diventerà ostello della gioventù. Le unità abitative prevedono 8 tipologie di alloggi. Attualmente l'edificio versa in stato di degrado. Sempre martedì scorso, Bressa ha portato in giunta una delibera in cui si concede il cambio di destinazione d'uso di un immobile in via Manin 31. Immobile che, fino a poco tempo fa ospitava la Residenza universitaria Messori e l'Aloisianum, di fatto il quartier generale dei gesuiti a Padova dopo l'addio dell'Antonianum in Prato della Valle. La richiesta della nuova proprietà, la ditta Mad è quella di cambiare la destinazione d'uso della struttura da residenziale (convitto) a ricettivo- turistica. La prospettiva è infatti quella di realizzare un nuovo hotel nel cuore del centro storico. In alternativa, l'ex Aloisianum potrebbe essere trasformato in un residence di lusso.
A.R.
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA Uno studentato ostello in via Delù e un nuovo albergo in via Manin. Le strutture ricettive contribuiscono alla rigenerazione urbana della città. Vanno in questo senso le due delibere fatte approvare martedì scorso in giunta dall'assessore al Commercio Antonio Bressa. La più significativa riguarda il palazzo in via Delù 12 (in tutto 10 piani) ceduto da Intesa San Paolo al Fondo Erasmo Fabbrica Immobiliare Sgr spa. Fondo che ha chiesto la trasformazione della destinazione d'uso dell'immobile in turistico ricettiva complementare (unità abitative ammobiliate ad uso turistico) - residence per alloggi studenti, per un numero complessivo di 204 posti letto.
L'immobile fa parte di un complesso immobiliare costituito da 3 edifici simili collegati da una piastra unica di tre livelli. L'edificio attualmente ha una destinazione d'uso terziario direzionale. L'intervento proposto prevede la riqualificazione dell'intero immobile e la sua trasformazione in residence per alloggi per studenti - turismo complementare, per un numero complessivo di 204 posti letto. In pratica, si prevede un uso misto, uno studentato che a luglio e agosto diventerà ostello della gioventù. Le unità abitative prevedono 8 tipologie di alloggi. Attualmente l'edificio versa in stato di degrado. Sempre martedì scorso, Bressa ha portato in giunta una delibera in cui si concede il cambio di destinazione d'uso di un immobile in via Manin 31. Immobile che, fino a poco tempo fa ospitava la Residenza universitaria Messori e l'Aloisianum, di fatto il quartier generale dei gesuiti a Padova dopo l'addio dell'Antonianum in Prato della Valle. La richiesta della nuova proprietà, la ditta Mad è quella di cambiare la destinazione d'uso della struttura da residenziale (convitto) a ricettivo- turistica. La prospettiva è infatti quella di realizzare un nuovo hotel nel cuore del centro storico. In alternativa, l'ex Aloisianum potrebbe essere trasformato in un residence di lusso.
A.R.
