«Sradichiamo il germe del razzismo»

Martedì 8 Giugno 2021
«Sradichiamo il germe del razzismo»
IL CASO
PADOVA «Dobbiamo essere orgogliosi di persone come il dottor Yontu Maffo e fare di tutto per sradicare il germe del razzismo». A dirlo è stato, ieri mattina, il sindaco Sergio Giordani al termine dell'incontro con Nelson Yontu Maffo, in medico aggredito a Chioggia per il colore della sua pelle. Assieme e loro il presidente dell'Inps Pasquale Tridico, venuto appositamente a Padova per incontrare il dottore che risiede in città e che lavora per l'ente previdenziale.
LA VICENDA
Lo scorso 2 giugno è stato brutalmente aggredito durante una visita fiscale. Quando, infatti, alla periferia di Chioggia, si è presentato alla porta del lavoratore in malattia, questi non era in casa, dove si è presentato solo una decina di minuti dopo, in ciabatte da spiaggia, probabilmente avvertito dalla moglie. A quel punto l'uomo ha pretesto che il medico certificasse che lui non si era mai mosso dalla sua abitazione. «Altrimenti ti taglio la testa» lo ha minacciato. Il vicinato, che ha assistito alla scena, non è intervenuto. E quando Yontu Maffo se n'è andato, è stato inseguito dal suo aggressore in scooter che gli ha spaccato la maniglia dell'auto gridando: «Negro di m». Il medico ha immediatamente sporto denuncia ai carabinieri e chiesto il trasferimento da Chioggia. «Ho paura per la mia famiglia ha spiegato subito dopo l'aggressione non posso lavorare in queste condizioni».
LA SOLIDARIETÀ
«Ho molto apprezzato il segnale forte di sostegno e solidarietà che è arrivato dal presidente Tridico ha spiegato, dopo l'incontro, Giordani - così come l'invito ad essere con lui al quale hanno risposto positivamente anche il direttore regionale dell'Inps Antonio Pone e quelli di Venezia e Padova, Vincenzo Petrosino e Massimo Formichella».
«Ho conosciuto un uomo, un medico, di grande umanità e pacatezza, nonostante l'aggressione di cui è stato vittima per la sua origine camerunense, ancora scosso da quello che è accaduto, ma sereno nel mandare un messaggio di apprezzamento per Chioggia e per tutti i suoi abitanti che non sono razzisti e violenti come chi lo ha aggredito e minacciato ha aggiunto il primo cittadino - Ha anche detto che, pur scosso e spaventato, continuerà a fare il medico per l'Inps. Dobbiamo essere orgogliosi di uomini come lui e fare tutto il possibile per estirpare dalle nostre comunità questi atteggiamenti razzisti, che riguardano certo una piccola minoranza di persone, ma non sono per questo meno gravi».
«L'incontro di oggi ancor di più mi ha confermato il valore umano, professionale e l'alto senso delle istituzioni di questo medico. Un uomo che inoltre rappresenta un bellissimo esempio di integrazione nel nostro Paese, in cui ha studiato e deciso di formare una famiglia- ha commentato, invece, Tridico - Inaccettabile è quanto gli è successo. In un Paese che ambisce a essere democratico e a crescere, non c'è posto per atti simili. E vorrei ricordare che, nelle sue funzioni a Chioggia, rappresentava l'Inps nel suo fondamentale ruolo di presidio di legalità per il controllo sul lavoro e contro le false dichiarazioni di malattia, quindi a salvaguardia delle finanze pubbliche».
Alberto Rodighiero
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