Sorprende i ladri nel suo giardino: prima le minacce e poi la fuga

Lunedì 27 Gennaio 2020
ABANO
Al ritorno a casa, sorprendono in giardino i ladri che si stanno allontanando dal loro appartamento appena razziato, costringendoli a una precipitosa fuga. Brutta avventura, l'altra sera, per una famiglia romena residente in via Silvio Pellico, a poca distanza dal palazzetto dello sport. «Siamo rincasati verso le 19,30 racconta N.C. abbiamo subito notato un'Audi di colore grigio ferma di fronte all'ingresso. L'auto aveva il motore acceso, come se il conducente aspettasse qualcuno. Quando ci ha visto ha girato immediatamente la testa. Mio marito continua la donna ha trovato strano il suo comportamento».
La coppia, che aveva in macchina anche i figli piccoli, in un primo momento non ha dato troppo peso alla cosa. «Quando abbiamo posteggiato, però, ci siamo accorti che la finestra della camera di nostro figlio era aperta. Pochi attimi dopo, uno sconosciuto è uscito in giardino. Aveva in mano un cacciavite». Il padrone di casa, per nulla intimorito, gli si è avvicinato e il malvivente, con fare minaccioso, ha iniziato a gridare «Vieni! Vieni!». Proprio allora dall'abitazione è uscito il complice. «A quel punto continua la donna mi sono messa a gridare e sono scappati attraverso il giardino dei nostri vicini». Tutto questo mentre la misteriosa Audi grigia si volatilizzava. La famigliola, ancora sconvolta, è entrata in casa e ha trovato le stanze messe a soqquadro dai malviventi, che si erano introdotti forzando una porta-finestra.
«Hanno buttato tutto all'aria prosegue nel racconto la derubata - si sono portati via un po' di soldi e alcuni gioielli in oro, il più prezioso dei quali era la fede di mio marito. Siamo tutti ancora sotto choc conclude soprattutto mia figlia non fa altro che piangere da quando è accaduto». L'ipotesi più probabile è che il complice alla guida dell'Audi abbia poi recuperato i due complici scappati a piedi. Un'ora prima, una seconda incursione era andata a vuoto in via Monte Gemola, nella frazione di Monteortone. Anche in quel caso, ad agire è stata una coppia di individui arrampicatisi fino al terzo piano di una palazzina. Sono stati però visti dal proprietario dell'appartamento che se li è trovati sul ballatoio, di fronte alla porta-finestra. Una volta scoperti i due si sono velocemente calati a terra, hanno scavalcato il cancello d'ingresso e sono fuggiti, facendo perdere le tracce nelle stradine del quartiere. Potrebbe trattarsi dello stesso terzetto.
Eugenio Garzotto
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