Scoppia l'incendio, resta intossicato

Mercoledì 3 Giugno 2020
Scoppia l'incendio, resta intossicato
L'INTERVENTO
PADOVA Attimi di terrore ieri mattina in un condominio di 32 appartamenti al civico 15 di via Manara, quartiere Stanga, dove si è sviluppato un incendio che poteva portare a tragiche conseguenze: un uomo in ospedale, intossicato. Ad innescare le fiamme potrebbe essere stato un sigaro lasciato nel posacenere della sala da pranzo non completamente spento dall'uomo, prima di recarsi in un'altra stanza della casa.
LA DINAMICA
Erano le 9 circa quando i vicini si sono accorti che dalle finestre del terrazzo dell'appartamento del secondo piano, dove vive solo con il suo gatto R. B. 81 anni, usciva un fumo denso e nero. Subito è scattato l'allarme, sul posto sono prontamente intervenuti i Vigili del Fuoco con un'autopompa, l'autoscala e sette operatori. Una volta abbattuta la porta i pompieri sono entrati nell'abitazione e sono riusciti a spegnere le fiamme che avevano già devastato la sala da pranzo e stavano per intaccare il resto della casa. L'anziano inquilino è stato tratto in salvo, insieme al micio, e prontamente trasportato al pronto soccorso dell'ospedale cittadino per i necessari controlli. L'uomo che aveva respirato del fumo, fortunatamente, ha riportato solo una leggera intossicazione ma era in stato di choc dovuto alla tremenda esperienza, ed è stato trattenuto in osservazione.
I SOCCORSI
I Vigili del Fuoco hanno fatto sgomberare tutti gli inquilini, in via precauzionale, che hanno potuto rientrare nelle loro case solo in tarda mattinata, dopo che i pompieri avevano verificato l'agibilità di tutto il condominio che non è risultato danneggiato ad eccezione dell'alloggio dove si erano sviluppate le fiamme. Il calore sviluppato dall'incendio ha fatto si che i vetri della veranda del terrazzo e della finestra della sala da pranzo esplodessero cadendo nel cortile sottostante dove, intorno alle 13, alcuni condomini li stavano ancora raccogliendo. Sul posto le volanti della Questura per i rilievi di rito.
LE TESTIMONIANZE
«Ero in soggiorno, saranno state le 9, e all'improvviso ho sentito delle persone urlare dal condominio di fronte, dicevano c'è il fuoco, il fuoco, chiamate aiuto - racconta M. F. che risiede al terzo piano dello stesso palazzo dell'ottantunenne - mi sono affacciata e ho visto un fumo nero che usciva dalla terrazza di fianco nel piano sotto il nostro. Ho subito chiamato il 115, poi ho saputo che anche altri vicini lo avevano fatto. La signora che abita di lato a mia sorella mi urlava di chiamare i pompieri. Una gran confusione. I pompieri sono arrivati praticamente subito ma c'era tanto fumo che saliva e poi sono scoppiati i vetri della veranda. Abbiamo avuto tanta paura».
«Si faceva fatica a respirare c'era un odore terribile tanto che ho indossato la mascherina - ha aggiunto la sorella G. F. - il fumo era denso e nero e andava in alto tanto che quelli del quarto piano non riuscivano a scendere, c'era fumo dappertutto. I pompieri hanno buttato giù la porta perché lui era chiuso dentro».
M. F ha spiegato che i vigili hanno fatto scendere tutti in cortile raccomandando però prima di lasciare la casa di chiudere sia l'impianto elettrico che quello di alimentazione del gas. «Ci sembra di aver capito che R. fosse in bagno, lui vive da solo, e non sa cosa sia successo, solo che ha sentito come un forte botto - ha chiuso la donna - siamo scesi tutti in giardino, c'era tanta polizia, i pompieri e l'ambulanza che ha portato in ospedale R. Speriamo non sia nulla di grave, certo che la paura è stata tanta».
Armata di scopa e secchio unaltra inquilina si è data da fare per raccogliere i cocci di vetro finiti sul marciapiede antistante i garage a piano terra del condomino e, in parte, sulle aiuole. «Ho sentito tanta confusione mi sono affacciata e visto tanto fumo - ha raccontato la donna - i Vigili del Fuoco sono stati veloci sono arrivati subito e sono saliti. Ci hanno fatto scendere tutti per fortuna non sembra sia successo nulla di grave ma dal cortile si vede la veranda tutta bruciata, il fumo ha annerito anche il terrazzo del terzo piano e i vetri sono schizzati dappertutto. Dall'altro lato del palazzo si affaccia la sala da pranzo. Sono scoppiate le finestre e si vedono i muri tutti neri. E' stato tremendo».
Luisa Morbiato
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