RIPARTENZA
PADOVA Una ragazza della classe quinta del liceo scientifico Ippolito

Martedì 22 Settembre 2020
RIPARTENZA PADOVA Una ragazza della classe quinta del liceo scientifico Ippolito
RIPARTENZA
PADOVA Una ragazza della classe quinta del liceo scientifico Ippolito Nievo è risultata positiva al Covid 19. Si tratta della prima studentessa positiva dall'inizio delle lezioni in un istituto superiore del centro. La settimana scorsa è emerso un caso alla elementare Giotto, dove un alunno tornato a casa dal primo giorno di scuola ha iniziato a sentirsi poco bene. Nella scuola elementare per l'intera classe è scattato il protocollo con tamponi e isolamento per due settimane, mentre nell'istituto superiore su disposizione dell'Ulss non è stato ritenuto opportuno mettere in isolamento i compagni e gli insegnanti. «Quando ci ha contattati l'Ulss abbiamo spiegato come ci siamo organizzati, la classe è di soli 17 studenti, è stata rispettata la distanza sociale - spiega il preside del liceo Nievo, Maurizio Sartori - i ragazzi non hanno avuto contatti extra-scolastici con la studentessa che sarebbe stata contagiata nell'ambito dei suoi conoscenti personali, per questo non è stato necessario mettere in isolamento nessuno».
L'ULSS
Tra le prerogative dell'Ulss infatti, in tema di possibili contagi, c'è anche la valutazione del contesto in cui la persona positiva ha vissuto nelle ultime settimane prima della scoperta della positività. «Siamo soddisfatti del lavoro che abbiamo fatto - aggiunge il preside Sartori - i ragazzi hanno mostrato grande responsabilità». Pare che la ragazza si sia contagiata attraverso un amico, probabilmente mentre faceva sport nel tempo libero. Per gestire al meglio la situazione i due referenti Covid del Nievo, Sandro Zanette e Silvia Campana, si sono attivati per comunicare con il Dipartimento di Prevenzione. «Fortunatamente è tutto sotto controllo fa sapere il vicepreside Zanette -, avendo 1.081 studenti non stupisce ci sia un caso nell'istituto, per fortuna del tutto asintomatico. Oggi, in via del tutto precauzionale, il dirigente scolastico ha deciso di lasciare a casa un'intera classe e i professori che ci avevano insegnato nelle 48 ore precedenti alla segnalazione. Ma i ragazzi stanno tutti bene e, stando a quanto riferitoci dai responsabili del dipartimento prevenzione, il contagio sarebbe avvenuto all'esterno della scuola. Pertanto abbiamo avuto disposizione di far rientrare oggi stesso la classe, professori compresi, in sicurezza».
IL RITORNO
Primo giorno di lezione ieri per gli universitari alle prese con mascherine e distanziamento in aula. Ad inaugurare l'anno accademico ai tempi del Covid sono stati i corsi di Chimica e tecnologie farmaceutiche, Scienza dei materiali e Scienze e Tecnologie per l'ambiente. Le altre facoltà partiranno una dopo l'altra fino al primo ottobre. «Questa è l'identità dell'Università dichiara il rettore Rosario Rizzuto nel video di saluto dedicato agli studenti - un luogo fisico di sapere e di persone che si incontrano, motivate dalla voglia di scienza e conoscenza. Per fare questo, in questo momento ci vuole sicurezza, perché la pandemia non è terminata».
Per garantire lezioni in presenza, i posti nelle aule sono stati dimezzati e saranno identificati e numerati. L'app OrariUnipd inoltre registra le presenze in ogni aula. «Abbiamo modificato il software di identificazione della presenza in aula, in maniera tale da identificare non solo la presenza a lezione ma anche la posizione nello spazio chiarisce Rizzuto - così da poter identificare i contatti di un eventuale positivo e operare su questi la diagnosi molecolare». Il 79% degli insegnamenti verrà erogato anche in presenza (in modalità mista il 45% del totale, in modalità blended il 34%) e il 5% interamente in aula. A sostegno della didattica a distanza il Bo e Tim hanno siglato un accordo che prevede la fornitura di 48mila Sim con profilo dati di 60 Gb mensili e il noleggio di altrettanti modem Wifi da destinare gratuitamente a tutti gli studenti. Sim e modem saranno distribuiti nei negozi o consegnati a domicilio. «Non vogliamo rinunciare al patrimonio più importante dell'ateneo patavino: le nostre studentesse e i nostri studenti ricorda Rizzuto -. Per questo motivo l'università ha messo in campo un forte piano di aiuti e agevolazioni, con un impegno economico di 15 milioni di euro, per chi già frequenta i corsi e per le future matricole». Intanto in queste ore sono attesi 2.245 medici in Fiera a Padova al maxi-concorso per ottenere una borsa di studio per la scuola di specializzazione nel Nordest.
Elisa Fais
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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