Ponte in tangenziale, scatta la posa della superficie

Martedì 20 Agosto 2019
IL CANTIERE
PADOVA «Procediamo con grande puntualità. In queste ore stiamo posando il fondo stradale, poi sarà la volta delle asfaltature. A quel punto mancheranno solamente i guardrail, la segnaletica e il collaudo». L'assessore ai Lavori Pubblici Andrea Micalizzi fa il punto sul cantiere del ponte della tangenziale corso Argentina e conferma quanto annunciato nelle scorse settimane: «I lavori termineranno entro il 10 settembre, in vista dell'inizio dell'anno scolastico. Per quanto riguarda l'Arco di Giano, invece, abbiamo quasi terminato ma mancano alcuni importanti dettagli: l'apertura è prevista ad ottobre».
IL PROGETTO
Quello di via Vigonovese è l'intervento più importante dell'estate padovana. Costa complessivamente 2,3 milioni di euro e il primo stralcio sarà completato appunto nei prossimi giorni. Gli operai della ditta Zara di Dolo sono al lavoro per la sostituzione di metà manufatto, che comprende due corsie della tangenziale. Lo scorso 7 agosto con un'operazione spettacolare lo scheletro è stato sollevato e appoggiato sui pilastri e ieri sono scattati i lavori sulla superficie: prima tocca alle lastre d'acciaio, poi all'asfaltatura. L'altra metà del ponte verrà sostituita il prossimo anno, sempre tra luglio e agosto e sempre con un'analoga operazione.
LA DECISIONE
La sostituzione del ponte nasce dalle indagini strutturali eseguite dagli uffici tecnici del Comune di Padova sui 220 manufatti cittadini, tra ponti stradali e passerella ciclopedonali. In testa alla classifica dei ponti ritenuti in situazione critica c'era questo assieme al cavalcavia Borgomagno. Per il Borgomagno il Comune è intervenuto con una manutenzione da un milione di euro, in questo caso invece è stata fatta una scelta diversa: l'intervento di manutenzione sarebbe costato 1,8 milioni di euro e la durata garantita del ponte sarebbe stata di 50 anni, ma la giunta Giordani ha scelto di investire 2,3 milioni per ottenere un'età garantita di 100 anni.
LO SCHELETRO
Il nuovo scheletro in acciaio è mastodontico: 65 tonnellate di peso, 25 metri di lunghezza e 12 di altezza. I grandi pilastri centrali su cui si appoggia pesano 30 quintali ciascuno: anche questi sono in acciaio e non in calcestruzzo come i precedenti. Entro i primi 10 giorni di settembre il tratto di corso Argentina tornerà ad avere quattro corsie e via Vigonovese sarà completamente riaperta al traffico.
Gabriele Pipia
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