«Operata al cuore dai medici con le tute anti-covid: sono eroi, mi hanno salvata»

Mercoledì 14 Aprile 2021
«Operata al cuore dai medici con le tute anti-covid: sono eroi, mi hanno salvata»
LA STORIA
PADOVA «Se qualcuno dice che viviamo in un'epoca senza eroi è perché non sa dove guardare».
La testimonianza di Paola Segato inizia così, con un lieto fine reso possibile dalla buona sanità padovana. Un anno fa, in piena emergenza Covid, Paola viene colpita da un'endocardite batterica che mette a rischio la sua vita.
Nonostante l'impegno per far fronte ai ricoveri Covid e ai contagi in corsia, non cala l'attenzione dei sanitari verso emergenze come questa. Grazie alla collaborazione tra le equipe dell'ospedale di Cittadella e dell'Azienda ospedaliera di Padova, Paola riesce a sopravvivere dopo un delicato intervento a cuore aperto durato sei ore.
E oggi, a 47 anni, può abbracciare ancora l'amato marito Manuel Gallimberti. «Tutto è iniziato il 31 marzo 2020 con un malessere fisico e un febbrone notturno racconta Paola Segato - Il primo aprile nel tardo pomeriggio mi ritrovo svenuta senza sensi in bagno, per fortuna mio marito era casa e se n'è accorto. L'ambulanza mi porta all'ospedale di Cittadella. Quello che sembra un semplice malore dopo un paio di giorni si rivela essere un'endocardite batterica, ovvero un'infezione nel sangue arrivata fino alla valvola mitralica del cuore mettendo in grave pericolo la mia vita».
La paziente viene assistita h24 in terapia intensiva, sempre a Cittadella.
«Dopo diversi confronti fra medici e primari di Cittadella e Padova arriva la decisione del trasferimento all'ospedale di Padova per intervento cardiochirurgico continua Paola - Le probabilità di riuscita appaiono basse. I punti di forza sono la mia costante attenzione ad alimentazione, nutrizione, stile di vita e sport. Il 9 aprile 2020 l'intervento di sei ore a cuore aperto riesce con successo. Mi sono salvata per miracolo. Lo staff ospedaliero è stato incredibile in un periodo di pieno lockdown. Erano tutti bardati dalla testa ai piedi, lavorando ininterrottamente in condizioni esasperate. Possiamo contare su eroi che salvano le vite, ma se ne parla troppo poco».
È felice anche il marito. «Oggi ho accanto Paola grazie al suo desiderio di vita, all'energia di molte persone che le vogliono bene e all'efficienza e scrupolosità dei medici», dice Manuel.
La riconoscenza è tanta. «I ringraziamenti cominciano con i medici dell'ospedale di Cittadella per aver diagnosticato, trattato e seguito tempestivamente l'importante situazione, ma anche per aver pensato al post-intervento e alla riabilitazione specifica Paola - Altri sentiti ringraziamenti vanno allo staff della Cardiochirurgia dell'ospedale di Padova. Sono stata assistita al meglio in periodo teso e complicato per tutti. È stata una grande sfida: 57 giorni di ospedale isolata dagli affetti dei miei cari, ma raggiunta virtualmente. Ha contribuito alla mia ripresa l'enorme sostegno di mio marito Manuel, la mia famiglia, amici, colleghi e collaboratori oltre ad un'enorme fede e desiderio che tutto si sarebbe risolto per il meglio. Grata di essere stata accolta, seguita e curata con attenzione e umanità».
Elisa Fais
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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