NELLA BASSA
MONSELICE La piscina di Monselice è il primo polo ad aver aperto

Mercoledì 27 Maggio 2020
NELLA BASSA MONSELICE La piscina di Monselice è il primo polo ad aver aperto
NELLA BASSA
MONSELICE La piscina di Monselice è il primo polo ad aver aperto nella Bassa Padovana dopo i tre mesi di chiusura imposti dall'emergenza sanitaria. Lo scorso 25 maggio Marco Canova, titolare della gestione dell'impianto, ha riaperto le porte della struttura di via Carrubbio, garantendo l'accesso al solo parco estivo, anche se la stagione verrà inaugurata ufficialmente sabato. «Si è trattato di fare una scelta un po' azzardata, ma necessaria. spiega Marco - Da un lato il desiderio è stato quello di tornare a garantire un servizio pubblico, dall'altro quello di far tornare a lavorare il personale, che tra la piscina e la palestra è composto da circa 50 persone. Dieci di questi sono dipendenti e a loro, come società, abbiamo deciso di anticipare la cassa integrazione. Abbiamo aiutato anche alcuni degli altri collaboratori, principalmente istruttori. Fortunatamente siamo una società sana e questo ci ha permesso di non lasciare andare a fondo nessuno di loro».
In questi tre mesi l'impianto ha continuato a funzionare, seppure a regime ridotto. La società ha continuato a pagare le utenze, i costi di manutenzione, i premi assicurativi.
IL DANNO
Complessivamente la perdita subita è stata davvero importante, calcolata tra i 70 mila e gli 80 mila euro. Per questo il Gruppo Canova ha formalmente inoltrato all'amministrazione comunale richiesta di avvio di una procedura di riequilibrio finanziario, per avere un contributo sia in considerazione della perdita subita, sia in previsione delle minori entrate della prossima stagione, visto che dovranno essere applicate misure restrittive rispetto a una normale gestione. La previsione è infatti di una riduzione delle entrate tra il 30 e il 60%, mentre le spese aumenteranno, tra i costi di sanificazione e la necessità di servirsi di più personale e di dotarsi materiali vari.
IL COMUNE
«Le trattative sono in corso, afferma Marco Canova ma siamo fiduciosi: l'amministrazione è presente e ci sono segnali di apertura». Tra i servizi che la società garantirà a partire dal prossimo 8 giugno figurano anche i corsi di nuoto e di fitness e i centri estivi. Questi ultimi verranno organizzati in modo diverso rispetto alle passate stagioni, con gruppetti di 6-7 bambini per animatore. «Le tariffe per i centri estivi dovranno essere aumentate per coprire le nuove spese. spiega Canova Al contrario l'ingresso al parco estivo è stato ridotto: 5 euro per tutti dal lunedì al sabato, 7 euro per gli adulti di domenica. Ombrelloni e lettini saranno sempre gratuiti. Vogliamo che la gente possa utilizzare l'impianto, anche se avverto che c'è ancora molta paura».
Eppure gli sforzi compiuti dalla società per garantire la sicurezza dei propri utenti sono davvero enormi. Non a caso il Gruppo Canova è stato uno dei primi a dotarsi di un vero regolamento Covid, preso come spunto anche da altre società sportive, nonché di un protocollo di sicurezza. Le principali novità riguardano l'utilizzo delle sole vasche esterne, gli accessi separati per entrare e uscire dall'impianto, la possibilità di cambiarsi e farsi la doccia solo all'esterno (ma il consiglio è di fare tutto a casa), le puntuali operazioni di sanificazioni quotidiane, l'impossibilità di portarsi cibi da casa. Quanto alle mascherine, dovranno essere indossate solo durante gli spostamenti: l'obbligo decade sotto l'ombrellone o in piscina. In questo contesto, il Gruppo Canova si prepara (a condizione che sia garantito il riequilibrio finanziario) a presentare il progetto di riammodernamento dell'impianto il cui bando è in scadenza a giugno. Una nuova vasca, una nuova palestra, scivoli, rifacimento della struttura e del parcheggio esterno sono tra i principali interventi previsti, per un investimento da oltre un milione di euro. «Ovviamente anche se il progetto dovesse passare ci sarà poi una gara. conclude Canova Forse a qualcuno potrà sembrare azzardato pensare adesso a una simile impresa. Ma mio padre mi ha insegnato a guardare oltre e a compiere scelte importanti con intuizione e coraggio visionario».
Camilla Bovo
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