DEGRADO
PADOVA Basta, i residenti della Stanga non ne possono più di avere sotto le loro finestre gli spacciatori. Dopo la chiusura delle sei palazzine di via Anelli, il fenomeno dello spaccio si è attenuato di molto, ma non è mai sparito. In molti si sono rivolti al comitato Stanga, perchè possa fare da tramite tra gli abitanti del quartiere e le istituzioni per sollevare e risolvere il problema.
C'è anche chi ha scritto al Comitato, come il signor Marcello. «Voglio segnalare lo spaccio e il disturbo continuo di spacciatori alla Stanga. Sono sempre presenti, tutti i giorni. Hanno preso il possesso del quartiere. Non si può più vivere in pace, tutti i giorni insulti e minacce, tutti i giorni urla e riunioni, tutti i giorni presenti a partire dalle 19, quando si siedono sugli scalini del complesso La Cittadella». E ancora: «Hanno fatto lì la loro base operativa. Da i soliti noti, due spacciatori che arrivano e si siedono regolarmente alle 19 e stanno ad oltranza, nel mentre si aggregano i vari spaccini che prendono gli ordini del giorno e via, un viavai continuo di gente urlante in bicicletta che gira partendo dal piazzale Stanga alla chiesa Pio X, fino alle 5 del mattino».
Il Comitato, attraverso il suo presidente Paolo Manfrin, ha già fatto presente la situazione di degrado alle istituzioni. «Ho avvisato il nostro vice presidente, consigliere comunale e presidente della commissione sicurezza, Luigi Tarzia. Il problema degli spacciatori alla Cittadella - ha proseguito Manfrin - è reale. Ogni giorno ne arrivano almeno una decina e ogni giorno arrivano centinaia di clienti a comprare le dosi di droga. E poi la loro presenza è pericolosa. Mesi fa si è registrato un accoltellamento e gli scalini della Cittadella erano pieni di sangue, era impressionante».
Insomma, vivere alla Stanga non è semplice. I residenti sono circondati dal degrado e dagli spacciatori. Senza dimenticare, che appena un paio di settimane fa, in via Venezia è stato scoperto un albergo abusivo gestito da cittadini nigeriani. «Gli spacciatori - ha raccontato Manfrin - si trovano un po' in tutto il quartiere e sono molto abili a non farsi pizzicare da polizia e carabinieri. Abbiamo appurato che in via De Besi, si sono ricavati una via di fuga su via Anelli. In pratica attraverso una recinzione rotta, passano da una strada all'altra. Per quanto ne sappiamo, dovrebbero avere come base un appartamento». E infine: «Per quanto riguarda l'hotel abusivo dei nigeriani - ha terminato Manfrin - all'interno di un negozio che avrebbe dovuto essere adibito a chiesa evangelica, la polizia locale da quanto ci risulta sta effettuando una serie di controlli anche di carattere amministrativo. La municipale vuole capire chi ha affittato lo spazio, di proprietà di una signora padovana ignara di tutto, agli africani. Nel locale poi sono state lasciate diverse bombole di gas per cucinare, e quindi è necessario mettere l'area in sicurezza».
Marco Aldighieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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PADOVA Basta, i residenti della Stanga non ne possono più di avere sotto le loro finestre gli spacciatori. Dopo la chiusura delle sei palazzine di via Anelli, il fenomeno dello spaccio si è attenuato di molto, ma non è mai sparito. In molti si sono rivolti al comitato Stanga, perchè possa fare da tramite tra gli abitanti del quartiere e le istituzioni per sollevare e risolvere il problema.
C'è anche chi ha scritto al Comitato, come il signor Marcello. «Voglio segnalare lo spaccio e il disturbo continuo di spacciatori alla Stanga. Sono sempre presenti, tutti i giorni. Hanno preso il possesso del quartiere. Non si può più vivere in pace, tutti i giorni insulti e minacce, tutti i giorni urla e riunioni, tutti i giorni presenti a partire dalle 19, quando si siedono sugli scalini del complesso La Cittadella». E ancora: «Hanno fatto lì la loro base operativa. Da i soliti noti, due spacciatori che arrivano e si siedono regolarmente alle 19 e stanno ad oltranza, nel mentre si aggregano i vari spaccini che prendono gli ordini del giorno e via, un viavai continuo di gente urlante in bicicletta che gira partendo dal piazzale Stanga alla chiesa Pio X, fino alle 5 del mattino».
Il Comitato, attraverso il suo presidente Paolo Manfrin, ha già fatto presente la situazione di degrado alle istituzioni. «Ho avvisato il nostro vice presidente, consigliere comunale e presidente della commissione sicurezza, Luigi Tarzia. Il problema degli spacciatori alla Cittadella - ha proseguito Manfrin - è reale. Ogni giorno ne arrivano almeno una decina e ogni giorno arrivano centinaia di clienti a comprare le dosi di droga. E poi la loro presenza è pericolosa. Mesi fa si è registrato un accoltellamento e gli scalini della Cittadella erano pieni di sangue, era impressionante».
Insomma, vivere alla Stanga non è semplice. I residenti sono circondati dal degrado e dagli spacciatori. Senza dimenticare, che appena un paio di settimane fa, in via Venezia è stato scoperto un albergo abusivo gestito da cittadini nigeriani. «Gli spacciatori - ha raccontato Manfrin - si trovano un po' in tutto il quartiere e sono molto abili a non farsi pizzicare da polizia e carabinieri. Abbiamo appurato che in via De Besi, si sono ricavati una via di fuga su via Anelli. In pratica attraverso una recinzione rotta, passano da una strada all'altra. Per quanto ne sappiamo, dovrebbero avere come base un appartamento». E infine: «Per quanto riguarda l'hotel abusivo dei nigeriani - ha terminato Manfrin - all'interno di un negozio che avrebbe dovuto essere adibito a chiesa evangelica, la polizia locale da quanto ci risulta sta effettuando una serie di controlli anche di carattere amministrativo. La municipale vuole capire chi ha affittato lo spazio, di proprietà di una signora padovana ignara di tutto, agli africani. Nel locale poi sono state lasciate diverse bombole di gas per cucinare, e quindi è necessario mettere l'area in sicurezza».
Marco Aldighieri
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