LA SITUAZIONE
PADOVA Aumenta il numero dei contagi e delle persone in isolamento,

Lunedì 19 Ottobre 2020
LA SITUAZIONE
PADOVA Aumenta il numero dei contagi e delle persone in isolamento, ma a testimoniare una situazione sempre più preoccupante è soprattutto il dato sui pazienti ricoverati. Ieri è salito a 57, con sette nuovi casi rispetto al giorno prima. È questo l'aspetto più importante che emerge da un bollettino regionale dove si contano in provincia di Padova altre 101 persone infette. Attualmente i cittadini positivi sono 1.434 mentre quelli in isolamento domiciliare sono 1.207. Tra i positivi (asintomatici) c'è da tre giorni pure Paolo Giaretta, ex sindaco di Padova e oggi vicepresidente dell'orchestra Opv. Intanto crescono, purtroppo, i pazienti ricoverati in Terapia intensiva: oggi sono 12 (11 all'ospedale di via Giustiniani e uno a Camposampiero).
LE TELEFONATE
A testimoniare una situazione sempre più delicata è la raffica di chiamate arrivata nelle ultime ore alla centrale operativa del Suem 118. Non siamo ai livelli di inizio marzo, quando gli operatori erano subissati, ma il lavoro è comunque nettamente aumentato rispetto alle scorse settimane. Le chiamate per casi di Covid sono tantissime: c'è chi telefona per chiedere una semplice informazione sui sintomi e chi dice di avere la febbre ma di non riuscire a recarsi in guardia medica o al pronto soccorso. Le ambulanze stanno uscendo sempre più spesso, inoltre, per tutti quei casi di pazienti positivi che erano in isolamento domiciliare ma si sono aggravati necessitando dunque un ricovero al reparto di Malattie infettive. Sono ore di attesa anche per la famiglia della dottoressa Rita Marchi, Pneumologa dell'Ulss 6 in prima linea, che ha combattuto il Covid sulla propria pelle nel marzo scorso. La sorella deve essere sottoposta al tampone molecolare dopo essere risultata positiva al test rapido. Al momento le sue condizioni di salute sono buone.
GLI ISTITUTI
Ieri è stata un'altra giornata di tamponi all'istituto paritario Don Bosco di Padova, in zona Forcellini. Sono stati controllati 90 studenti e 50 adulti tra insegnanti e personale Ata: sono risultati tutti negativi. Il bilancio provvisorio resta fermo a 11 studenti e due docenti positivi. I casi riguardano trasversalmente materne, elementari e medie. I tamponi all'intero istituto sono terminati e così il cluster appare circoscritto, così com'era capitato dieci giorni fa all'istituto superiore Einstein di Piove di Sacco (20 casi di contagio).
Nei giorni scorsi la professoressa Antonella Viola, immunologa di livello internazionale e direttrice scientifica della Città della Speranza di Padova, ha invocato nuove misure che interessano anche e sopratutto i ragazzi: «Potenziare i trasporti. Lavoro agile. Test rapidi. Controlli. Lezioni online all'università. Mascherine in classe sempre. Massimo 6 persone intorno ad un tavolo in bar e ristoranti. Subito».
I VOLONTARI
Intanto la Protezione civile entra nelle scuole per insegnare agli studenti a convivere in sicurezza con il virus. Durante il lockdown i volontari hanno pattugliato gli argini, dato il supporto perché nei mercati tutte le operazioni si svolgessero nella massima della sicurezza e aiutato nella distribuzione di generi di prima necessità. Ora tornano in prima linea. «A breve ha annunciato ieri il vicesindaco Andrea Micalizzi la Protezione civile inizierà a tenere una serie di corsi nelle nostre scuole. Durante questi incontri, che decideremo se fare in presenza o online i volontari insegneranno ai nostri ragazzi tutte le norme necessarie per ridurre al minimo i rischi legati al contagio». «Questi incontri ha aggiunto l'assessore alla Scuola Cristina Piva inizieranno dall'8° Istituto comprensivo».
G.Pip.
Al.Rod.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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