LA SERATA
PADOVA É un bilancio a tutto campo del primo anno di amministrazione

Mercoledì 19 Settembre 2018
LA SERATA PADOVA É un bilancio a tutto campo del primo anno di amministrazione
LA SERATA
PADOVA É un bilancio a tutto campo del primo anno di amministrazione quello tracciato l'altra sera dal palco, nella serata conclusiva della festa di Coalizione Civica, dal sindaco Sergio Giordani, dal vice Arturo Lorenzoni e dagli assessori Francesca Benciolini, Chiara Gallani e Marta Nalin. Soddisfatto del tanto lavoro per la città fin qui svolto il primo cittadino che ha ribadito più volte come l'unità di intenti e l'armonia che regna in Giunta e nella maggioranza renda possibile lavorare per il bene della città e non per la politica. «Non si lavora per il consenso, ma per Padova e tanto faremo nei prossimi 3 anni e mezzo», ha osservato. Lorenzoni, tra le tante cose, ha puntato sui trasporti e soprattutto sul tram che «crea valore immobiliare di accessibilità di qualità della vita». Soddisfatta anche Benciolini che ha ribadito l'importanza delle Consulte di quartiere che stanno per essere varate. Gallani ha definito la sua esperienza «un po' scioccante perché è stata costruita una proposta dal basso». Interpellata sullo stato del Verde ha affermato che molto si sta facendo, ma le difficoltà della ricostruzione del Settore, cancellato in passato, unite al clima di questa estate che ha prodotto problemi in tutta Italia, ha creato disagi. Anche il settore Servizi Sociali e Casa, come ha detto Nalin, sono in fase di riorganizzazione. L'assessore si è quindi scagliata contro il Governo gialloverde che «non comprende le esigenze della gente e crea difficoltà al lavoro amministrativo, ad esempio riducendo lo Sprar, o per quanto riguarda sfratti e sgomberi». Nalin ha annunciato che con altri Comuni sta organizzando una grande festa per ottobre in modo da far comprendere l'importanza dell'accoglienza. Sulle critiche che arrivano dai social, Giordani ha affermato: «Non li ho e quindi non le vedo. Vado avanti con onestà, rigore e lavoro per la città». E Lorenzoni ha aggiunto: «Padova ha la possibilità di aprirsi ad altri mondi. È difficile sentirsi attaccare quando si è convinti di lavorare bene.
L.M.
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