LA PREOCCUPAZIONE
CARMIGNANO DI BRENTA C'è grande apprensione a Carmignano

Martedì 9 Marzo 2021
LA PREOCCUPAZIONE CARMIGNANO DI BRENTA C'è grande apprensione a Carmignano
LA PREOCCUPAZIONE
CARMIGNANO DI BRENTA C'è grande apprensione a Carmignano di Brenta. Questa mattina si conoscerà l'esito dei tamponi molecolari eseguiti domenica alla sessantina di bambine e bambini della quarta elementare. I piccoli l'ultima domenica di febbraio hanno celebrato la messa per la prima confessione e, pochi giorni dopo , il parroco don Egidio Girolimetto è risultato essere positivo al Coronavirus, con leggeri sintomi, mentre via via in tutto il Comune aumentavano esponenzialmente i casi facendo ipotizzare un cluster.
Contemporaneamente prendevano sempre più consistenza le critiche verso il religioso che secondo non pochi cittadini, avrebbe agito con estrema leggerezza, anche nelle settimane e mesi scorsi, sottovalutando l'emergenza sanitaria causata dal Covid-19 ormai più di un anno fa. Un vero e proprio caso nel caso che ha mosso anche i vertici della curia vicentina nella cui diocesi ricade la parrocchia di Santa Maria Assunta. A Carmignano di Brenta è giunto il Vicario generale don Lorenzo Zaupa che ha incontrato varie persone ed ha scritto una lettera ai fedeli invitando ad aiutarsi reciprocamente e a non «farsi prendere dal panico».
Alcuni genitori hanno inviato una lettera alla guida della diocesi berica, monsignor Beniamino Pizziol, richiamando il comportamento del parroco. Non pochi gli adulti tra catechisti, coristi ed altri dello staff del prete, che si sono sottoposti autonomamente al test rapido e che sono in isolamento preventivo.
Dal canto suo don Egidio ha sempre dichiarato che le regole di sicurezza sono sempre state rispettate e che non appena giovedì scorso si è sentito poco bene, si è isolato ed ha fatto il controllo rapido poi confermato nella positività dal tampone molecolare. Di diverso avviso alcuni di coloro che gravitano in parrocchia e che si sono allontanati perchè testimoni di situazioni non sicure. «Già la domenica delle confessioni il parroco aveva la febbre come ha confidato ad un altro sacerdote e a dei volontari - afferma un volontari dello staff parrocchiale - La settimana precedente aveva la tosse. Per la confessione ha usato un unico microfono ed una catechista lo ha più volte richiamato perchè non indossava la mascherina pena il ritiro dei ragazzi. Da lunedì ha continuato con la sua vita quotidiana: celebrazioni in chiesa, confessioni, frequenza del patronato, riunione mercoledì sera coi genitori dei ragazzi di seconda media. Don Egidio ha detto che in paese c'è tanta cattiveria verso di lui «ma c'è solo rabbia ed angoscia, in quanto ha messo in difficoltà molte famiglie», specialmente quelle appena uscite da una precedente quarantena e si trovano, ora, a subirne un'altra a causa dei figli venuti a contatto con lui. Alcune attività sono ferme. Non sarà tutta colpa sua, ma ne è stata una fatale conseguenza. «Mi sono allontanato da lui e da tutte quelle attività dove non venivano osservate o fatte osservare le disposizioni, continuando ancora il mio volontariato in parrocchia. Ho usato il buon senso, altrimenti ora sarei tra i contagiati - conclude il catechista - Parecchie volte gli ho detto: se prendiamo un'infezione in chiesa, come la mettiamo? Ecco che, come previsto, è scoppiata la bomba».
La casa di riposo cittadina, negativizzata e con gli ospiti vaccinati, da ieri ha chiuso le visite. Il vice sindaco reggente Eric Pasqualon segue l'evolversi della situazione. Ha scritto alla storica società calcistica Carmenta chiedendo la sospensione degli allenamenti ed anche a dirigente, insegnanti e genitori degli alunni di quarta elementare, relativamente alla eventuale quarantena. A San Martino di Lupari dove nella scuola primaria Sauro di Campagnalta è stato accertato un cluster, 12 positivi su una classe di 25, un caso anche in quella dell'infanzia, con 194 tra alunni e personale sottoposti a tampone, i dati generali comunicati al sindaco Corrado Bortot indicano nel Comune la presenza di 131 positivi e di 174 persone in isolamento domiciliare per contatto.
Michelangelo Cecchetto
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