LA POLEMICA
PADOVA Coalizione civica critica la questura sulla gestione della

Mercoledì 3 Novembre 2021
LA POLEMICA PADOVA Coalizione civica critica la questura sulla gestione della
LA POLEMICA
PADOVA Coalizione civica critica la questura sulla gestione della manifestazione contro Bolsonaro in Parto della Valle: il centrodestra va all'attacco e la maggioranza, ancora una volta, si spacca. Non solo. A prendere le distanze è anche Arturo Lorenzoni. Ad accendere le polveri, lunedì sera, ha provveduto una nota ufficiale di Coalizione che, commentando gli scontri tra Polizia e militanti del Pedro, di fatto ha attaccato le forze dell'ordine. «Abbiamo visto, come troppe volte in questa città, una gestione delle manifestazioni da parte della Polizia spropositata per forze, mezzi e violenza ha spiegato - Siamo una forza che fa della non violenza e della partecipazione civile le proprie stelle polari, per questo non abbiamo problemi a condannare la violenza da qualsiasi parte arrivi».
A rincarare la dose è stata poi, ieri pomeriggio, la consigliera arancione Daniela Ruffini. «Sono sinceramente sconvolta ha commentato Fino a prova contraria in Italia c'è il diritto a manifestare. Lunedì pomeriggio in Prato c'erano 500 persone che non hanno fatto nulla di male. L'impressione è che il diritto di manifestazione venga garantito solamente ai fascisti che possono tranquillamente assaltare anche la sede della Cgil a Roma». Parole che hanno fatto immediatamente salire sugli scudi il centrodestra. «Coalizione civica che governa la città ed è la burattinaia del sindaco Giordani attacca le forze di polizia ha tuonato dal suo profilo Facebook il parlamentare leghista Massimo Bitonci E'una vergogna. Io starò sempre dalla parte delle forze dell'ordine». Ad andare giù duro è stato anche il consigliere di Fratelli d'Italia Enrico Turrin. «Ci risiamo: ogni qualvolta la sinistra estrema e violenta scende in piazza, soprattutto contro le Forze dell'Ordine, ecco che ad affiancarla troviamo un movimento politico che è alla guida della città» ha polemizzato Turrin. Non solo centrodestra però. Ieri, tra i primi a prendere le distanze dalle violenze di piazza è stato, nientemeno che Lorenzoni, ovvero il candidato sindaco del popolo arancione alle amministrative del 2017. «Lunedì pomeriggio la critica è andata oltre allorché una seppur minima parte di manifestanti contrari alla visita del presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha cercato lo scontro con l'imponente schieramento di polizia schierato in Prato della Valle ha detto Lorenzoni - Attacchi che si potevano risparmiare, per dare maggior visibilità all'affermazione delle nostre idee. Ci sta che vi siano delle opinioni divergenti nei confronti di uno dei leader politici più discussi al mondo. Tuttavia, oggi passa soprattutto un messaggio di scontro violento, che invece è stato opera di pochi».
Con la questura ieri si è schierato anche l'assessore alla Sicurezza Diego Bonavina. «Non sono un esperto di ordine pubblico ha commentato l'assessore ma io mio fido delle forze dell'ordine. Di conseguenza, se questura ha gestito la piazza in questo modo, credo abbia fatto la cosa giusta». «Detto questo, però, trovo assurdo che Bolsonaro abbia voluto far visita ad una città che, tramite le sue istituzioni, aveva chiaramente fatto capire che non era il benvenuto - ha aggiunto l'esponente della lista Giordani La sua visita, infatti, ha creato immensi disagi». A prendere le distante da Coalizione ha provveduto anche il Partito democratico. «Bolsonaro è personaggio inqualificabile, indegno, condannato dalla corte degli stati del Brasile ha concluso il consigliere Dem Nereo Tiso - Ma io detesto qualsiasi tipo di violenza, anche quella che ha contestato Bolsonaro. La sua presenza a Padova e Anguillara è stata contestata pacificamente da moltissime persone. Poi, qualcuno ha deciso di usare violenza. Questo è insopportabile».
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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