L'INTESA
PADOVA Comune e amministrazione carceraria hanno siglato un protocollo che dà la possibilità a 4 detenuti che hanno frequentato corsi specifici di formazione - due nel settore manutenzione parchi e due per quelle stradali, di lavorare inseriti in una squadra di dipendenti comunali al di fuori del carcere. Per un anno, tutte le settimane, dal lunedì al venerdì, dalle 7 alle 13, svolgeranno il loro compito. Attrezzatura antinfortunistica, assicurazione e un rimborso spese mensile sono a carico del Comune. Anche il serial killer 68enne lucano Donato Bilancia, condannato a 13 ergastoli per aver commesso 17 omicidi ha chiesto di partecipare.
Il progetto è stato illustrato ieri mattina al carcere di via Due Palazzi dal sindaco Sergio Giordani, l'assessore Chiara Gallani e dal direttore della struttura, Claudio Mazzeo.
«Sono il sindaco di tutti e trovo giusto offrire opportunità a tutti, perché Padova è una città tranquilla, inclusiva e dove c'è quiete sociale - dice Giordani - A questo contribuite anche voi, sento come mio dovere offrire opportunità e vi ringrazio del vostro aiuto».
«Un protocollo che lancia un messaggio forte che riconosce il valore delle persone e la collaborazione tra due società, quella interna alla casa di reclusione e quella esterna - sottolinea Mazzeo - Già collaboriamo con altre iniziative e, giorni fa, ho incontrato l'assessore Marta Nalin per chiedere che il Comune finanzi altri corsi ampliando l'offerta e avviandone anche uno di creatività. Auspico un incontro con la giunta e invito i detenuti a elaborare dei progetti».
Future collaborazione per la quali il sindaco ha dato massima disponibilità. L'assessore Gallani puntualizza la valenza del progetto anche per il futuro dei detenuti che, una volta conclusa la pena, saranno pronti per svolgere un lavoro. «Dai 12 mesi di lavoro integrati nelle squadre di dipendenti comunali, i detenuti usciranno formati per affrontare una futura occupazione - afferma Gallani - nel periodo proposto infatti si farà anche formazione attraverso dei corsi ad esempio di antinfortunistica».
Luisa Morbiato
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA Comune e amministrazione carceraria hanno siglato un protocollo che dà la possibilità a 4 detenuti che hanno frequentato corsi specifici di formazione - due nel settore manutenzione parchi e due per quelle stradali, di lavorare inseriti in una squadra di dipendenti comunali al di fuori del carcere. Per un anno, tutte le settimane, dal lunedì al venerdì, dalle 7 alle 13, svolgeranno il loro compito. Attrezzatura antinfortunistica, assicurazione e un rimborso spese mensile sono a carico del Comune. Anche il serial killer 68enne lucano Donato Bilancia, condannato a 13 ergastoli per aver commesso 17 omicidi ha chiesto di partecipare.
Il progetto è stato illustrato ieri mattina al carcere di via Due Palazzi dal sindaco Sergio Giordani, l'assessore Chiara Gallani e dal direttore della struttura, Claudio Mazzeo.
«Sono il sindaco di tutti e trovo giusto offrire opportunità a tutti, perché Padova è una città tranquilla, inclusiva e dove c'è quiete sociale - dice Giordani - A questo contribuite anche voi, sento come mio dovere offrire opportunità e vi ringrazio del vostro aiuto».
«Un protocollo che lancia un messaggio forte che riconosce il valore delle persone e la collaborazione tra due società, quella interna alla casa di reclusione e quella esterna - sottolinea Mazzeo - Già collaboriamo con altre iniziative e, giorni fa, ho incontrato l'assessore Marta Nalin per chiedere che il Comune finanzi altri corsi ampliando l'offerta e avviandone anche uno di creatività. Auspico un incontro con la giunta e invito i detenuti a elaborare dei progetti».
Future collaborazione per la quali il sindaco ha dato massima disponibilità. L'assessore Gallani puntualizza la valenza del progetto anche per il futuro dei detenuti che, una volta conclusa la pena, saranno pronti per svolgere un lavoro. «Dai 12 mesi di lavoro integrati nelle squadre di dipendenti comunali, i detenuti usciranno formati per affrontare una futura occupazione - afferma Gallani - nel periodo proposto infatti si farà anche formazione attraverso dei corsi ad esempio di antinfortunistica».
Luisa Morbiato
