L'INTERVISTA
PADOVA Mario Carlo Baccaglini è l'organizzatore tramite la

Giovedì 21 Ottobre 2021
L'INTERVISTA PADOVA Mario Carlo Baccaglini è l'organizzatore tramite la
L'INTERVISTA
PADOVA Mario Carlo Baccaglini è l'organizzatore tramite la sua società Intermeeting srl di Auto e moto d'Epoca che si apre ufficialmente domani per la sua 38. edizione.
Nei secoli fedele?
«È perché dovrei andarmene? Io sto bene qui. Vede, le grandi Case si fidano di me, sanno che qui c'è la qualità. E i clienti internazionali mettono ogni anno nel calendario il viaggio a Padova perchè sanno che c'è il prodotto giusto».
Si è mai chiesto qual è l'alchimia del successo?
«Professionalità e lavoro. Guardi che noi facciamo 26 Fiere all'anno in tutto il mondo per presentarci. A Parigi qualche anno fa abbiamo dato via 2.600 volantini. L'altr'anno 30mila. L'ultima volta zero. Sa perché? Ormai ci conoscevano tutti» .
Ma siamo davvero così importanti?
«Quest'anno i biglietti già acquistati vengono da 36 Paesi diversi. Non ci crederà ma ci sono compratori anche dall'Iraq. Abbiamo già almeno 60 israeliani. Non parliamo dei coreani e giapponesi e degli europei. Non per niente siamo stati premiati come la fiera più bella d'Europa dagli organizzatori americani del più bel concorso d'eleganza del mondo a Pebble beach. Il loro presidente sarà qui e domani all'inaugurazione avremo per la prima volta anche il presidente della Regione, Luca Zaia. Ma oggi invece che c'è l'anteprima con entrata a 45 euro non sentiremo parlare italiano...».
Un bel riflesso per l'economia padovana
«Fatturiamo 4 milioni. Gli studi dicono che l'indotto si moltiplica per sette. Un barista mi ha confidato che triplica gli incassi. Gli alberghi sono pieni, sintomo che gli stranieri sono qui anche a 300 euro a notte. Poi si portano la moglie che fa shopping, restano tutto il fine settimana. Mi dicono che sono pieni anche gli alberghi di Abano. Ma la cosa più stupefacente è sentire i commenti sulla città: non la conoscevano e rimangono estasiati per quanto è bella. Bisogna pensarci ora che siamo doppio sito Unesco, serve più marketing».
Che cosa vedranno i visitatori?
«La più bella mostra che io abbia mai fatto, con l'esaltazione del made in Italy attraverso tre mostre dedicate e le macchine del museo dell'Automobile di Torino. Pensi che domani sera invaderemo con le Alfa d'epoca piazza delle Erbe e dei Signori».
E poi c'è il mercato...
«Sì. Le grandi Case automobilistiche e il mercato privato, ci sono ben 200 imprenditori su 1600 espositori. Chi vuole una macchina la trova, chi vuole un ricambio anche».
Niente aste?
«Ho visto che o si fanno le aste con prodotti unici, oppure è meglio di noi. Quelli delle aste dicono che a loro va bene, ma io non ci sto a mettere all'asta una Porsche che posso trovare anche nel padiglione dove il carrozziere mi fa pure l'assistenza».
Lei è riuscito a sfrattare anche i padiglioni per i vaccini...
Beh il padiglione 8 era già stato chiuso dall'Azienda ospedaliera, mentre per il 6 la situazione non era chiara. Mi sono trovato che era già prenotato e allora con le istituzioni ci siamo accordati. Questa è la sola fiera che riempie 11 padiglioni più tutti gli spazi esterni».
Mauro Giacon
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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