L'EVENTO
PADOVA Cinquemila giovani alla ricerca di un posto di lavoro hanno partecipato

Venerdì 24 Maggio 2019
L'EVENTO
PADOVA Cinquemila giovani alla ricerca di un posto di lavoro hanno partecipato ieri al Career Day dell'università. Dalle 10 alle 17, i cortili storici di Palazzo Bo sono stati invasi dagli stand, dove laureandi e laureati hanno incontrato i responsabili delle risorse umane, lasciato curriculum e si sono informati sulle posizioni aperte.
LE AZIENDE
Quasi un centinaio le aziende che hanno scelto l'ateneo patavino per cercare nuove leve. Università Aperta 2019 è organizzata dal Career service dell'università in collaborazione con Assindustria Veneto, per favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro e stage. Tra le numerose aziende che hanno partecipato all'evento Whirpool, Electrolux, Carel, Cargill, Lidl, Fincantieri, Luxottica, Pam, Otb, Deloitte, Decathlon e gli Eures (Servizi europei per l'impiego) di Svezia e Finlandia.
I RAGAZZI
Tanti i giovani che desiderano andare all'estero. «A luglio finirò la magistrale di Ingegneria meccanica spiega Matteo Marani, 28 anni Da un po' di tempo sogno di trasferirmi nei paesi scandinavi con la mia ragazza. Infatti oggi mi sono rivolto allo stand Eures, per capire se ci sono possibilità per noi. Al momento lei sta finendo un dottorato in biotecnologie a Londra. La speranza è di vivere in Svezia assieme, ci piace sia la lingua che la cultura. Gli stipendi sono alti, si parla di duemila o tremila euro al mese, ma è anche vero che la vita costa parecchio». Vorrebbe trasferirsi anche Giulio De Pieri, 26 anni, studente di Ingegneria aerospaziale. «Vorrei lavorare fuori dall'Italia per fare un'esperienza diversa aggiunge Giulio Mi piacerebbe specializzarmi in strutture aerodinamiche e più in particolare nel campo degli aerei. Trovare lavoro qui, significherebbe accontentarsi di uno stipendio di 1200 euro. All'estero sicuramente si guadagna di più».
Tra le competenze su cui puntano le aziende, italiane e straniere, continuano infine a fare da padrone quelle trasversali: la più richiesta è la proattività, cioè la capacità di essere propositivi, di avere spirito d'iniziativa e di saper anticipare attivamente le eventuali richieste. «Ho già lavorato in passato nel campo delle risorse umane ammette Ilenia Andreolo, 25 anni, studentessa di Psicologia del lavoro Oggi sto lasciando il mio curriculum ad alcune aziende per cercare una posizione da export backoffice, ovvero impiegata in aziende che commerciano con l'estero. Conosco bene l'inglese e il francese». E' disoccupata, ma ha recentemente concluso un master in risorse umane la 48enne Isabel Ortega. «Sono in Italia dal 2017, vivo a Vicenza con i miei due figli sottolinea Isabel È difficile per una straniera trovare lavoro, soprattutto alla mia età, ma oggi sono speranzosa. Il master che ho portato avanti all'università mi è stato molto utile, ho anche potuto frequentare uno stage formativo». Carolina Carraro, 24 anni, è alla ricerca di uno stage per sviluppare la sua tesi di laurea: «Sto concludendo Ingegneria gestionale. Tutte le aziende di produzione per me sono interessanti, mi sono rivolta in particolare agli stand Luxottica e Electrolux. Spero che il mio impegno venga premiato. Andare all'estero non mi spaventa, basta migliorare».
LA SELEZIONE
La quattordicesima edizione ha portato con sé una novità importante: per la prima volta in Italia, l'università ha proposto un laboratorio di Recruiting gamification. Si tratta di una strategia di selezione del personale utilizzata da alcune grandi aziende per far emergere quelle attitudini che difficilmente si possono rintracciare nel curriculum. In un contesto rilassato e privo di stress, i candidati vengono coinvolti in veri e propri giochi di gruppo, che portano a mettere in luce la capacità di leadership, di lavorare in gruppo o di visione globale. L'attività si è svolta nell'aula studio del Bo, a porte chiuse. Non più di 12 persone per volta hanno partecipato al programma, a condurre i giochi il personale dell'università. All'interno dell'aula erano presenti anche alcuni rappresentanti delle aziende, a caccia dei profili migliori.
Elisa Fais
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