L'AUTOSILOS
PADOVA In via Sarpi nell'area pubblica del parcheggio ex Canova,

Sabato 28 Dicembre 2019
L'AUTOSILOS PADOVA In via Sarpi nell'area pubblica del parcheggio ex Canova,
L'AUTOSILOS
PADOVA In via Sarpi nell'area pubblica del parcheggio ex Canova, oggi esiste un parcheggio a raso di 230 posti, a dire la verità poco usato. Ma secondo Lorenzoni potrebbe diventare la testa di ponte dei parcheggi scambiatori per il centro storico. «Siamo abbastanza avanti con la trattativa che vedrà dei privati investire nella struttura. Perchè sempre per il fatto che nell'area ovest non esiste una grande struttura vogliamo diversificare l'offerta su diversi poli che non interferiscano però con il traffico cittadino: Prandina, Sarpi ma anche il parcheggio dell'Euganeo».
TRATTATIVA S. MARCO
«Il parcheggio S. Marco che confina con l'area pubblica oggi ha 300 posti. Gli investitori stanno trattando con quella proprietà per capire se sarebbero interessati al progetto. Ingresso unico su via Sarpi tre o quattro piani (1100 posti ndr) con una navetta che va in centro storico. E qui uno che viene da fuori saprebbe che trova sempre posto. Nella struttura è prevista un'area dove può si trovare la spesa appena fatta in centro. Cioé se uno va sotto il Salone se la farà recapitare qui dopo mezz'ora dai negozianti, organizzati in un cartello. In modo che potrà continuare a stare in centro».
NAVETTA E SPESA
«La navetta si sta pensando di farla con i mezzi di Next, cioè senza conducente. La proposta più interessante comunque verrà messa a gara. Ora si sta studiando quante ore di utilizzo debba avere il parcheggio, per essere sostenibile rispetto all'investimento. Bisognerebbe usarlo almeno 4 ore al giorno, cioè con tasso di occupazione del 16 per cento di tutti i posti auto. Se il S. Marco ha già un tasso di occupazione di 12 ore al giorno nei feriali è presumibile che sia sostenibile. Poi si tratterà di fare una politica integrale della sosta. Se io dò un servizio di questo genere posso anche essere meno tollerante per chi parcheggia sui marciapiedi o sulle piste ciclabili».
Legambiente sostiene che ci sono già troppi posti auto e non tutti vengono usati. «É vero, alcuni di questi, ad esempio alla Cittadella della Stanga, dove ci sono mille posti auto e ci passa il diretto piazze davanti. Ma io capisco che la gente lo considera come distante». Invece qui la sensazione è di essere molto più vicini. L'opera verrebbe realizzata in acciaio corten. Sei mesi per i permessi, da 4 a 6 mesi per la gara. «Credo che in due anni dovremmo averlo facendo ordine contemporaneamente dei parcheggi in strada». Le tariffe dovrebbero aggirarsi fra 1 euro l'ora e 1,20 per essere concorrenziali con quelle del Rabin e del parcheggio di via Annibale da Bassano.
VIA BRONZETTI
Il sondaggio appena uscito racconta che l'esperimento è riuscito, ma la realtà sembra diversa. «Guardi che non sono aumentati i tempi di percorrenza ma per una ragione: si è bloccato il sottopasso da Montà. Ora tanti fanno quella strada e alla chiesa della Natività restano bloccati nell'immissione in via Bronzetti. Questo dimostra che a volte allargare la portata delle strade allunga i tempi quando c'è una rigidità di portata. Allora bisogna dimensionare tutta la portata della rete quando si progetta». Come in corso Milano?
CORSO MILANO
«Vediamo una settimana di novembre 2019 contro novembre 2018. Meno 24,7 per cento di valore medio di auto in ingresso al centro. Meno 19 per cento per piazza Garibaldi e meno 3 per cento quelli che girano in vai Dante. Ridotto del 6,4 il traffico in uscita. Sono primi dati però per me è importante che per chi deve recarsi in piazza Mazzini, via Trieste e fiera faccia o Bronzetti o Raggio di sole. Passi il Dalmazia e via Avanzo e poi l'altro cavalcavia. Bisogna abituarsi a percorsi automobilistici diversi. E piazza Insurrezione dev'essere libera dalle auto».
M.G.
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