IL PIANO
PADOVA Un'area verde nel cuore del quartiere Brusegana, lì dove

Domenica 18 Agosto 2019
IL PIANO PADOVA Un'area verde nel cuore del quartiere Brusegana, lì dove
IL PIANO
PADOVA Un'area verde nel cuore del quartiere Brusegana, lì dove un tempo c'era anche l'ospedale psichiatrico della città. In questi grandi terreni di proprietà della Provincia il presidente Fabio Bui vuole realizzare il campus scolastico padovano. Per ora è un sogno, ma nei prossimi mesi si trasformerà in un progetto concreto. «Da settembre iniziamo ad occuparci dettagliatamente di questa ipotesi - spiega Bui -. Ne parlerò con il Comune di Padova e con i possibili finanziatori, a partire da Fondazione Cariparo. Il 2020 sarà quindi l'anno dello studio di fattibilità».
I MOTIVI
L'idea di Bui, già ventilata più volte in questi suoi primi dieci mesi da presidente della Provincia, nasce da una considerazione: «Un nostro campus scolastico ci permetterebbe di risparmiare sugli affitti che attualmente paghiamo. Mediamente parliamo di cifre che vanno dai tre ai quattrocentomila euro all'anno». C'è però un altro aspetto su cui Bui preme: «Avere degli edifici moderni consentirebbe inoltre di aumentare il risparmio energetico e risparmiare la spesa. I nostri uffici hanno già fatto delle stime e ci dicono che puntando sulla bio-edilizia i costi delle bollette verrebbero dimezzati. Non è cosa da poco».
A Palazzo Santo Stefano, sede della Provincia, è diffusa la convinzione che siano tanti gli istituti bisognosi di nuovi spazi. Due esempi: la sede del Ruzza in via Cardin Callegari all'Arcella (indirizzo odontotecnico) e l'istituto tecnico Valle in via Minio sempre all'Arcella, per cui la Provincia paga l'affitto ai Padri Rogazionisti. «Questi due istituti ci starebbero benissimo nel nuovo campus scolastico di Padova - spiega il presidente - e lo stesso discorso vale per il convitto Magarotto dove studiano i ragazzi sordi. A Brusegana, tra l'altro, c'è anche il convitto San Benedetto. Poi strada facendo vedremo quali potrebbero essere gli altri istituti che necessiterebbero di una nuova sede all'altezza».
I TERRENI
Sull'area per il campus Bui non ha dubbi: «Quella di Brusegana è perfetta. C'è già l'istituto Scalcerle e ha già una vocazione scolastica finalizzata all'espansione. Naturalmente studieremo il modo di non intaccare l'attuale area boscata e il modo per non far andare in sofferenza la viabilità della zona. I residenti non devono preoccuparsi: se lì sorgerà un nuovo polo scolastico, per il quartiere ci saranno tanti vantaggi. Verrebbero studiati sistemi di trasporto pubblico ad hoc e sarebbero realizzate anche le opere di mitigazione per evitare disagi. I nostri uffici tecnici hanno già fatto delle valutazioni e nel 2020 lo studio di fattibilità darà delle importanti risposte».
I COSTI
L'area di proprietà provinciale è di oltre 100 mila metri quadri. Il campus potrebbe ospitare cinque istituti e il costo stimato è tra i 40 e i 60 milioni di euro. Il presidente Bui è pronto ad avviare un dialogo con il sindaco Giordani e non solo. «Parlerò con la Fondazione Cariparo che potrebbe essere interessata a darci un importante contributo. Puntando forte sui progetti di alternanza scuola-lavoro anche Assindustria potrebbe essere interessata a contribuire, perché poi proprio in quel campus le aziende potrebbero andare a trovare i profili che cercano. In ogni caso - conclude Bui - le nuove scuole potrebbero anche autofinanziarsi grazie al risparmio che otterremmo eliminando gli affitti e risparmiando energia». Il presidente punta a far sorgere la prima scuola entro il 2023. Ci vorrebbero dieci anni, invece, per vedere completarsi un vero e proprio campus.
G.Pip.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci