I NUMERI
PADOVA Diminuiscono le offerte dei fedeli, ma aumentano gli incassi

Domenica 22 Settembre 2019
I NUMERI PADOVA Diminuiscono le offerte dei fedeli, ma aumentano gli incassi
I NUMERI
PADOVA Diminuiscono le offerte dei fedeli, ma aumentano gli incassi delle sagre. Molte parrocchie della Diocesi rischiano di chiudere e il vescovo lancia il suo appello: «Per salvarle non servono sacerdoti che arrivano dall'Africa o dall'Asia, abbiamo bisogno di un impegno concreto di tutti i parrocchiani». Però complice la mancanza di fondi per le manutenzioni e di sacerdoti sempre più anziani molte realtà parrocchiali, come è giù successo per parecchie scuole dell'infanzia paritarie presenti nei nostri paesi, rischiano di chiudere definitivamente i battenti. Una circostanza che preoccupa, e non poco, la Chiesa padovana.
LE ENTRATE
Una preoccupazione che è emersa ieri, all'Opsa di Sarmeola, in occasione della presentazione del Bilancio 2018 della Diocesi. La cartina al tornasole di una situazione che rischia di sfuggire di mano, è rappresentata dai dati di bilancio relativi a due voci apparentemente secondarie: gli incassi delle offerte durante le messa e quelli delle sagre. Ebbene, i primi sono in costante contrazione, i secondi in progressivo aumento. La voce colletta domenicale e feriale, infatti, nel 2016 registrava 9.791.524 euro, nel 2017 9.866.451 euro, mentre l'anno scorso si è fermata a quota 9.170.592 euro.
Le entrate per sagre e feste, invece, nel 2016 sono state 12.662.378 euro, per salire a quota 13.343.832 nel 2017, fino ad arrivare a 14.062.628 euro nel 2018. Insomma, la gente è disposta ad andare in parrocchia per far festa, ma frequenta sempre meno la messa domenicale e non.
I SACERDOTI
La Diocesi, però, deve fare i conti anche con la progressiva diminuzione dei sacerdoti da mettere a disposizione delle parrocchie e con il loro progressivo invecchiamento. Guardando l'ultimo decennio, infatti, ci si rende conto che dal 2010 a oggi si è passati da 756 preti con età media di 63 anni, ai 631 attuali, con un'età media di 64,1 anni: 146 hanno fra 70 e 79 anni; 115 fra gli 80 e gli 89; 19 hanno più di 90 anni. Ciò significa che 280 preti sui 631 della Diocesi di Padova hanno oltre 70 anni, ossia il 44,4% del totale Con la conseguenza, guardando alle parrocchie, che solo 211 su 459 totali hanno un parroco esclusivo, 123 sono accorpate in 30 unità pastorali e 125 presentano una conduzione condivisa con altre parrocchie, ossia un parroco che si divide fra più comunità.
LA CURIA
Molte, poi, rischiano anche la chiusura. Una circostanza che non è affatto sfuggita al Vescovo Claudio Cipolla. «E' un problema che dobbiamo affrontare e che, con il passare del tempo, si riproporrà in maniera sempre più esplicita ha spiegato ieri monsignor Cipolla Altre Diocesi stanno facendo ricorso a sacerdoti che provengono dall'Africa o dall'Asia. Ritengo che questa non sia la strada giusta per risolvere il problema». «Purtroppo, in passato, l'abbondanza del clero ha fatto passare in secondo piano la responsabilità della comunità parrocchiale ha aggiunto La parrocchia è fatta prima dei tutto dai cristiani che la compongono. Bisogna chiamare alla corresponsabilità di tutti. Ogni comunità deve trovare i suoi percorsi, anche indipendentemente dalla presenza di un parroco. Una sorta di autogestione che, naturalmente, avrà l'appoggio della Chiesa e del vescovo che saranno a sevizio di queste comunità. I sacerdoti potranno affiancarle per il culto, anche se la preghiera non implica necessariamente la presenza di un sacerdote». Le oltre 400 realtà parrocchiali diocesane, infatti, possono contare su un patrimonio immobiliare di 538.373.876 euro.
A.R.
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