Gli rubano tutti i brillanti col gioco delle 3 campane

Venerdì 26 Gennaio 2018
Gli rubano tutti i brillanti col gioco delle 3 campane
CRIMINALITÀ
PADOVA «Aiuto, mi hanno derubato di tutti i miei brillanti». Quando si è accorto di essere stato gabbato da due finti clienti, un gioielliere ha chiamato disperato le forze dell'ordine per presentare denuncia. La vittima è un indiano che ha un negozio di bigiotteria e gioielli etnici. È stato beffato da due scaltri ladri italiani che gli hanno soffiato da sotto il naso 80mila euro di brillanti con un trucco che ricorda molto il gioco delle tre campanelle: il titolare si è distratto e loro scambiano la scatolina piena di preziosi con una identica ma vuota.
È accaduto ieri, in tarda mattinata, in via Beato Pellegrino dove ha sede il negozio dello straniero che faceva affari con i due clienti, che poi si sono rivelati ladri, da qualche tempo. Secondo la descrizione della vittima si tratta di due uomini italiani di circa 50 anni, che si erano presentati da lui già in passato, assicurandogli di essere commercianti esperti di pietre preziose. Convinto di aver trovato persone con cui concludere affari interessanti, l'indiano ieri mattina ha mostrato loro alcuni brillanti sfusi, per un totale di 70 carati, del valore di 80mila euro. I due uomini hanno iniziato a esaminare le pietre, lodando il gioielliere per la loro qualità. A quel punto hanno deciso di acquistarle e hanno convinto l'indiano a riporre i brillanti in una scatolina blu. Proprio in quel momento è entrato nel negozio un altro cliente e i due ladri hanno approfittato di questa distrazione per scambiare la scatolina piena di brillanti con una vuota. Poi hanno chiesto al gioielliere di custodire le pietre preziose nella cassaforte fino al loro ritorno per concludere l'affare, ma i due non si sono più fatti vedere. L'indiano, insospettito, è andato a controllare la scatolina blu dentro alla cassaforte e l'ha trovata drammaticamente vuota. È scattata così la chiamata alle forze dell'ordine per presentare denuncia. La speranza ora è che le telecamere di videosorveglianza abbiano immortalato il loro volto e che da quelle immagini si riesca a risalire al nome dei due novelli Arsenio Lupin.
Marina Lucchin
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