GLI INTERVENTI
PADOVA Il primo allarme è scattato alle 7 del mattino e i

Giovedì 14 Novembre 2019
GLI INTERVENTI
PADOVA Il primo allarme è scattato alle 7 del mattino e i lavori sono proseguiti per quasi tutta la giornata. Perché non c'era solo da domare l'incendio: era necessario anche mettere lo stabile in sicurezza, controllare lo sversamento delle acque utilizzate per lo spegnimento del rogo e, soprattutto, indagare sulle cause. Sono 25 i vigili del fuoco arrivati a San Pietro in Gu con nove automezzi da Cittadella, Vicenza e Padova. Sono riusciti dopo circa due ore a circoscrivere l'incendio, evitando il coinvolgimento totale dell'azienda: non è stato facile visto il vento forte che spingeva la nube, ma la pioggia ha dato una mano. Le operazioni di soccorso sono state coordinate personalmente dal comandante provinciale Vincenzo Lotito, poi sul posto è rimasto fino alla fine il funzionario Nicola Pulze.
IL RISCHIO
La zona è considerata delicata a livello ambientale e ieri dopo aver domato le fiamme i pompieri sono stati attenti anche a limitare il più possibile l'utilizzo di acqua, servendosi piuttosto di apposita schiuma, in modo da evitare di sovraccaricare i sistemi ricettivi di acque esterne. Ieri nessuno si sbilanciava sulle cause. Saranno proprio gli ingegneri dei vigili del fuoco a dover compilare la relazione tecnica che verrà consegnata ai carabinieri.
I SOPRALLUOGHI
Sul posto assieme ai vigili del fuoco sono intervenute numerose pattuglie dei carabinieri appartenenti alla stazione di San Pietro in Gu e al Nucleo operativo radiomobile di Cittadella. Il tutto è stato coordinato dalla Compagnia di Cittadella. Presenti in via Cavour (così si chiama la Provinciale in quel tratto) anche gli agenti della Polizia locale di San Pietro in Gu e i colleghi del distretto PD1A.
Fino alle 10 è rimasta parcheggiata a pochi passi dall'azienda anche un'ambulanza del Suem 118 arrivata da Cittadella, ripartita solo quando è stato chiaro che non c'era alcun ferito o intossicato. La Protezione Civile era pronta ad entrare in azione in caso di evacuazioni dalle abitazioni ma non è stato necessario. Sopralluogo, invece, degli uomini del consorzio di bonifica Brenta. Il sindaco Polati è rimasto in via Cavour dall'inizio alla fine delle operazioni, parlando con i pompieri, consolando il titolare e rispondendo continuamente al telefono. «Cos'è successo?» gli chiedevano tutti. La risposta era sempre la stessa: «Non lo capiamo, aspettiamo».
G.Pip.
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