Festival delle Basse, il concerto per la casa di riposo

Lunedì 21 Giugno 2021
Festival delle Basse, il concerto per la casa di riposo
L'INIZIATIVA
MERLARA Dopo l'incubo del virus è tempo di festa e di canti per i nonni della casa di riposo di Merlara. Non di canti qualsiasi, bensì di parole e ritmi capaci di toccare le loro corde risvegliando i ricordi di una gioventù fatta sì di sacrificio e di duro lavoro, ma anche di solidarietà. Il viaggio nella memoria ha la voce del Coro delle mondine di Novi di Modena. È questo il regalo che il Festival delle Basse ha voluto fare agli ospiti della residenza per anziani Pietro e Santa Scarmignan, il pensionato-simbolo della lotta alla pandemia. La struttura infatti è stata la prima della provincia in cui è scoppiato il contagio e qui il prezzo di vite pagato nei mesi più bui dell'emergenza è stato altissimo: 34 ospiti su 73 morti tra marzo e maggio del 2020. Una pagina drammatica che oggi la Scarmignan si è lasciata alle spalle, pur senza dimenticare. Nemmeno il Festival, il grande evento itinerante che nella Bassa segna la ripartenza, ha scordato il grande sforzo della struttura. Da qui la volontà di omaggiare gli anziani con un concerto personalizzato: ieri mattina il Coro delle Mondine ha fatto tappa nel cortile del pensionato per una breve esibizione prima di spostarsi nella vicina Villa Barbarigo per il concerto inserito nella scaletta e aperto al pubblico. Occhi lucidi, voci salde che si alzavano da dietro la mascherina: i nonni della Scarmignan hanno gradito molto questo regalo inaspettato unendosi ai canti intonati dalle mondine, capaci di risvegliare ricordi lontani ma ancora molto vivi.
«È stato emozionante avere qui il coro delle mondine. Molti dei nostri ospiti hanno lavorato per anni nelle risaie e ascoltare nuovamente questi canti, dopo tanto tempo, ha rievocato moltissimi ricordi di gioventù» raccontano dal pensionato. La formazione canora, attiva dagli anni Settanta, è composta in parte da vere mondariso anche ultraottantenni, da figlie e nipoti di mondine e da donne che amano le tradizioni popolari e che si impegnano affinché questo prezioso patrimonio immateriale fatto di canti ma anche di simboli che rievocano lotte femministe e sindacali, non vada perduto. Il concerto del Coro delle mondine era uno degli appuntamenti della giornata conclusiva della tre giorni di Festival delle Basse, che in questa quinta edizione ha scelto una formula itinerante, all'insegna della transumanza tra l'Estense e il Montagnanese, per valorizzare le peculiarità del territorio rurale. Anche quest'anno la manifestazione ha portato nella Bassa grandi nomi del panorama artistico italiano come Neri Marcorè, Vinicio Capossela e Antonella Ruggiero dimostrando che si può fare cultura anche tra argini e ville, chiese e idrovore favorendo quel turismo lento che è immersione nel territorio.
Maria Elena Pattaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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