Europee, pochi i padovani in corsa per Strasburgo

Domenica 26 Maggio 2019
IN LIZZA
Sono oltre 700 mila i padovani che oggi, a livello provinciale, dalle 7 alle 23 potranno eleggere il nuovo parlamento europeo. Per quel che riguarda la città, complessivamente gli aventi diritto sono 158.795. Passando ai seggi, a Padova sono 206 a cui se ne aggiungono 9 speciali (carcere, case di cura, ospedali). In tutto i presidenti di seggio impegnati nelle operazioni di voto saranno 215 a cui si aggiungono 850 scrutatori. «Gli uffici stanno lavorando da mesi per supportare questo appuntamento elettorale attraverso passaggi tecnici e formativi rivolti sia ai nostri dipendenti che ai presidenti dei seggi ha spiegato l'assessore ai Servizi demografici Francesca Benciolini - come sempre un grazie agli uffici e a tutte le persone che ci permettono di affrontare questo momento di voto fondante per la nostra democrazia, in trasparenza e serietà». Ma quali sono i candidati padovani che si contendono una poltrona per Bruxelles? A dire la verità, scorrendo tra i 254 candidati della circoscrizione nord orientale Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna- non capita molto di frequente di imbattersi in nomi che siano espressione della città o del territorio provinciale. Non solo. Se, di tanto in tanto, qualche nominativo salta fuori, non si può certo dire che si tratti di esponenti politici di primissima fila. A riprova di questo, c'è il caso del Partito democratico che a Nordest non candida neppure un padovano. Probabilmente consci di questa anomalia, i Dem hanno cercato di correre ai ripari aprendo il Comitato elettorale del capolista Carlo Calenda al civico 38 di riviera Tito Livio.
Spostandosi da sinistra a destra, le cose non vanno molto meglio. La Lega schiera solamente la commercialista Paola Ghidoni. Non cambia di molto la musica con il Movimento 5 Stelle che scommette su Ulderica Menella che, 5 anni fa, si è candidata primo cittadino a Selvazzano.
LA NOVITÀ
Un discorso a parte vale, invece, per Forza Italia che, quest'anno, registra una mancata candidatura eccellente, quella di Elisabetta Gardini. In compenso, il partito di Silvio Berlusconi, che nel Nordest è anche capolista, schiera Roberta Toffanin, attualmente è senatrice. La mancata candidatura nelle liste azzurre, però, non ha scoraggiato la Gardini che ha trovato casa in Fratelli d'Italia che l'ha candidata.
Se tra i grandi partiti i padovani stentano a emergere, va un po' meglio tra le liste più o meno piccole che cercano un posto al sole a Strasburgo. Luisa Calimani, per esempio, si candida alle elezioni Europee con La sinistra. In lista, per Padova ci sono anche Ismail Ait Yahya e l'avvocato veneziano (che lavora in città) Giacomo Gianolla. Passando dalla sinistra radicale, all'estrema destra, Forza nuova schiera poi Luca Leardini, già responsabile provinciale forzanovista e, attualmente, coordinatore regionale del movimento fondato da Roberto Fiore. Restando nell'ambito della destra, Destre unite, candida tra gli altri, Carlo Andrea Cardona, responsabile regionale di CasaPound Italia, professionista nel campo della comunicazione e già candidato alle scorse politiche nel collegio uninominale di Padova. Alle Europee Cardona, nel collegio Italia Nord Orientale, affiancherà il segretario nazionale del movimento Simone Di Stefano, capolista in tutte e cinque le circoscrizioni. Passando poi, dall'altra parte della barricata, Più Europa che nel Nordest schiera il noto critico d'arte Philippe Daverio, candida anche Giorgio Andrian , già candidato alle amministrative del 2017 con Padova è, lista che fa capo al fondatore di Banca etica Fabio Salviato e, soprattutto, la persona che si sta occupando della candidatura all'Unesco degli affreschi padovani. A metà marzo, infatti, Andrian ha ottenuto dal Comune una consulenza da 25.000 euro per promuovere la candidatura all'Unesco di Padova Urbs Picta.
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci