«È la nostra Trexit, così potremo spendere meno»

Giovedì 24 Ottobre 2019
«È la nostra Trexit, così potremo spendere meno»
TREBASELEGHE
«Sì, possiamo dire che questa è la nostra Trexit». Se l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea ha i riflettori di tutto il mondo puntati addosso, l'uscita di Trebaseleghe dalla Federazione del Camposampierese ha provocato più di uno sconquasso politico nell'Alta Padovana. E quando il sindaco spiega che sono in corso «le procedure di transizione per formalizzare la nostra uscita» il paragone con il caso inglese diventa inevitabile. «È una piccola Brexit» sorride Antonella Zaggia, eletta sindaco la scorsa primavera con una lista civica di centrodestra.
Sindaco, come ha maturato la scelta di andarsene dalla Federazione?
«Da assessore della giunta Zanon e da consigliere della Federazione, ancor prima di essere eletta sindaco avevo avuto modo di imbattermi in diversi problemi. La Federazione è nata nel 2011 unificando anzitutto il servizio di Polizia locale e poi molti altri servizi come gestione del personale, servizi informatici, turismo, commercio, attività produttive e Protezione Civile. Ma negli ultimi anni ci sono state difficoltà economiche e organizzative».
Partiamo dalle prime.
«La quantità di finanziamenti statali e regionali si è progressivamente ridotta. E mentre inizialmente i soldi incassati dalle multe potevano essere incassati e riutilizzati con una certa libertà, negli ultimi anni quelle somme sono state vincolate e non ci hanno più permesso di sviluppare altre funzioni. Meno soldi, dunque, e più vincolati».
Sul profilo organizzativo, invece, cosa non le andava giù?
«C'era anzitutto un problema di governance e rappresentanza. I sindaci si turnano di anno in anno nel ruolo di presidente, ma in questo modo manca continuità. Uno non fa nemmeno a capire come funziona la macchina burocratica e ad approvare il proprio Bilancio».
Altri problemi?
«Sì, il peso politico che avevamo. Troppo poco, per un Comune importante come il nostro. Ho chiesto di avere un numero maggiore di vigili urbani presenti nel nostro territorio comunale, ce ne è stato concesso uno in più ma non basta. È sommando tutte queste situazioni che abbiamo deciso di uscire».
Come lo avete deciso?
«Prima con una lunga discussione di giunta, affiancato da un dettagliato studio su costi e benefici. Ci siamo trovati d'accordo e allora abbiamo portato la discussione del tema in Consiglio, chiedendo di votare per la permanenza o per l'uscita dalla Federazione. Il 30 settembre la maggioranza ha votato compatta per l'uscita e con noi ha votato anche un consigliere di minoranza».
Ora qual è lo scenario?
«È la nostra Trexit. Stiamo portando avanti le nostre procedure di riorganizzazione. Lo Statuto della Federazione prevede che gli effetti del recesso entrino in vigore dal primo gennaio del 2020».
La sua è solo una scelta tecnica o comporta anche un messaggio politico?
«Esclusivamente tecnica, basata sulla convinzione che potremo risparmiare e gestire meglio i nostri servizi come quello della Polizia locale. Non c'è alcuna opposizione nei confronti degli altri sindaci».
G.Pip.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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