Dirigente Arpav denunciata, Bottacin: «Chi sbaglia, paga»

Lunedì 23 Aprile 2018
LE REAZIONI
PADOVA «Ringrazio la direzione di Arpav per aver denunciato formalmente sei mesi fa le anomalie segnalate e per aver attivato le autorità preposte per verificare e accertare i fatti». Così l'assessore regionale all'Ambiente Gianpaolo Bottacin commenta la vicenda della dirigente denunciata per truffa perché si assentava in orario di lavoro.
Il nome della donna era finito nel calderone della gigantesca inchiesta sull'Arpav. L'allora presidente Andrea Drago e il direttore amministrativo dell'epoca Paolo Masiero erano finiti nel mirino degli investigatori della Guardia di finanza per un concorso sospetto. Era quello che assegnava un posto di dirigente ingegnere civile all'Agenzia. I due massimi dirigenti dell'ente erano sospettati di aver favorito l'ingegnere Stefania Stella. I successivi accertamenti delle Fiamme gialle si erano però conclusi con un nulla di fatto. Procedura amministrativa priva di pecche e doverosa archiviazione dell'indagine. Stavolta invece Stefania Stella, cinquant'anni ed una laurea in Ingegneria strutturale, rischia grosso.
La Procura della Repubblica ha formalizzato una pesante accusa nei confronti della dirigente di Arpav, dal 2013 in distacco all'Unità di Sezione Bacino Idrografico Brenta e Bacchiglione del Genio Civile di Padova. È negli uffici di corso Milano che l'ingegner Stella si sarebbe guadagnata la patente di assenteista. La solita soffiata di qualche bene informato ha dato il via alle indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo. E i sospetti hanno trovato puntuale conferma. Tra la fine del 2017 e i primi mesi di quest'anno gli investigatori dell'Arma hanno verificato che la dirigente si assentava spesso dagli uffici di corso Milano senza alcuna ragione di servizio. Timbrava regolarmente il cartellino in entrata. Poi usciva per ragioni personali.
Bottacin ringrazia gli organi inquirenti, il Nucleo investigativo dei carabinieri, per il lavoro svolto in stretta collaborazione con la direzione generale e la direzione del personale di Arpav.
«In questa vicenda, davvero poco onorevole aggiunge l'assessore emerge la serietà e il rigore dell'azienda e del suo direttore generale Nicola Dell'Acqua che non ha lasciato cadere le segnalazioni pervenute e ha voluto andare a fondo, attivando tutte le verifiche del caso e coinvolgendo le autorità preposte per accertare eventuali irregolarità. Ora sarà la giustizia a fare il suo corso, ma la condotta esemplare di Arpav testimonia che l'amministrazione pubblica è vigile nel perseguire il rispetto delle regole, nel superiore interesse dei cittadini. Mi auguro che si tratti di un episodio isolato e che, se comprovato in sede giudiziaria, sia adeguatamente sanzionato. Chi sbaglia, deve pagare».
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