Dall'8 marzo tocca agli anziani del 1929 E nelle case di riposo crollo di contagi

Mercoledì 3 Marzo 2021
Dall'8 marzo tocca agli anziani del 1929 E nelle case di riposo crollo di contagi
LA CAMPAGNA
PADOVA Scatta la priorità agli anziani e il potenziamento della Fiera di Padova, oltre che dei centri vaccinali di Loreggia e Cittadella, per far correre la campagna vaccinale. Ad annunciarlo è il nuovo direttore generale dell'Ulss 6 Euganea, Paolo Fortuna, nel giorno del suo insediamento in via Scrovegni in diretta Facebook. Entro fine mese arriveranno 60mila dosi di Astrazeneca, 16mila di Moderna, 50mila di Pfizer. Finora è stato vaccinato l'88% degli 80enni, il 25% dei nati nel 1940 e da pochi giorni sono iniziate le chiamate degli anziani del 1939. Dall'8 marzo tocca alla classe 1929: per tutte le persone non autosufficienti il vaccino verrà somministrato a domicilio dalle unità Usca. Per velocizzare la campagna vaccinale, saranno attivati altri otto ambulatori alla Fiera di Padova e altri due rispettivamente nei palazzetti dello sport di Loreggia e Cittadella.
NEGLI ISTITUTI
Il Coronavirus inizia a non fare più paura nelle case di riposo del padovano. Grazie alla campagna vaccinale e all'adozione delle misure di contenimento del contagio, ad oggi si contano solo undici positivi su 4.079 ospiti dei centri anziani della provincia di Padova. «Una buona notizia che mi fa commuovere ammette il dottor Fortuna -. In questo momento abbiamo solo undici ospiti positivi. É nulla rispetto a qualche settimana fa, quando abbiamo toccato il picco di oltre 900 anziani positivi contemporaneamente, con un relativo grosso peso assistenziale sugli operatori. Tra dicembre e gennaio alcune case di riposo hanno sofferto molto, speriamo la situazione continui a migliorare. Questa è la cartina tornasole dell'efficacia del vaccino». Rimangono comunque in quarantena 111 ospiti, perché appartenenti allo stesso nucleo residenziale dei casi positivi. Il tasso di positività è basso anche tra il personale sanitario: si registrano nove casi di contagio su oltre 5.700 operatori. Le 37 residenze per anziani della provincia di Padova sono già state coperte dalla campagna vaccinale, nelle scorse settimane si è concluso il secondo giro di richiami.
L'INVITO
«È chiaro che, oltre alle vaccinazioni, la priorità rimane l'attività di screening con i tamponi e il tracciamento dei contatti a rischio. La macchina aziendale è ancora fortemente protesa verso queste attività». L'invito, come sempre, è al rispetto delle regole antiCovid. «Sono i comportamenti a fare la differenza aggiunge il dottor Fortuna dalla mascherina, all'igienizzazione delle mani. É necessario che la rete ospedaliera dia spazio all'attività ordinaria. Se i ricoveri per Covid aumenteranno, saremo costretti a riconvertire nuovamente interi reparti, prima di tutto quelli di terapia intensiva».
L'ultimo bollettino di Azienda Zero indica 267 nuovi casi e una vittima del Covid tra lunedì e martedì. I positivi al tampone sono 6.288. I ricoveri complessivi nei presidi ospedalieri di Padova e provincia salgono a 261, otto in più nel giro di 24 ore. Negli ospedali di comunità ci sono altre 33 persone, due in più. «Ora siamo in fascia di rischio 3 spiega Fortuna . C'è stato un picco a Natale e poi una progressiva riduzione dell'occupazione di posti letto. Il calo di ricoveri purtroppo si è bloccato a fine febbraio». Da febbraio 2020 l'Ulss 6 ha registrato 60.560 casi di Covid, oggi i positivi sono oltre 6.200 di cui 1.900 individuati l'ultima settimana (+40%). Il totale dei tamponi eseguiti è di 304.455. Entro un mese Fortuna dovrà nominare il direttore sanitario e dovrebbe confermare Michela Barbiero come direttrice amministrativa. Per quanto riguarda il direttore dei servizi sociali, la nomina dovrà essere condivisa con la Conferenza dei sindaci.
Elisa Fais
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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