IL BOLLETTINO
PADOVA (e.f.) Da più di un mese è chiuso in casa in quarantena perché positivo al coronavirus dopo una vacanza in Sardegna e ora chiede tempi certi per l'esecuzione dei tamponi di controllo all'Ulss 6. L'odissea di L.G., 30enne padovano, inizia da quando una compagna di viaggio risulta positiva al coronavirus. «Tornato a Padova mi sono subito fatto il tampone di controllo, ma è risultato negativo afferma il giovane -. Il giorno dopo, non appena ho saputo che la mia amica era positiva, ho deciso di stare a casa in isolamento. Il secondo tampone infatti ha dato esito positivo e da lì è iniziata la mia agonia. In questi 30 giorni ho effettuato sette tamponi: due negativi, quattro positivi e uno non idoneo. Venerdì scorso mi è arrivato l'esito dell'ultimo tampone (positivo), da allora ho provato a chiamare il numero verde ben 124 volte. Nessuna risposta. Ho inviato anche due mail». A seguito delle richieste, ieri mattina il giovane è stato contattato dal Dipartimento di Prevenzione e sono stati prenotati due tamponi di negativizzazione per i giorni 24 e 25 settembre nel distretto di Rubano. «Da quando sono aperte le scuole risulta quasi impossibile essere presi in considerazione dall'Ulss aggiunge L.G. -, dovrebbero chiamare loro per fissare il tampone ai positivi. Eppure si verifica una situazione incredibile perché al numero verde non ci sono operatori disponibili e il numero di cellulare per il Covid è sempre occupato. Se capita a un anziano non so come può finire. E' una malattia subdola, io fortunatamente non ho sintomi». L'Ulss 6 in una nota riferisce che il numero verde è valido dal lunedì a venerdì 8.30 - 17.30, sabato 8.30 14 e quindi non nel fine settimana. «Ogni ora vengono soddisfatte in media 8-10 persone, al giorno dalle 70 alle 90 persone fa presente la dottoressa Lorena Gottardello -. La quasi totalità delle telefonate non costituiscono urgenza. La procedura prevede che l'isolamento si interrompe dopo due tamponi consecutivi negativi eseguiti a distanza di non meno di 24 ore l'uno dall'altro e l'assistito ne è stato informato. Se i tamponi persistono positivi, deve trascorrere una settimana per eseguire nuovamente i tamponi per verificare la negativizzazione. Il caso in questione non rappresenta dunque un'urgenza». Nelle ultime 24 ore registrati 11 nuovi casi di Covid in tutta provincia e si segnala un nuovo decesso.
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© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA (e.f.) Da più di un mese è chiuso in casa in quarantena perché positivo al coronavirus dopo una vacanza in Sardegna e ora chiede tempi certi per l'esecuzione dei tamponi di controllo all'Ulss 6. L'odissea di L.G., 30enne padovano, inizia da quando una compagna di viaggio risulta positiva al coronavirus. «Tornato a Padova mi sono subito fatto il tampone di controllo, ma è risultato negativo afferma il giovane -. Il giorno dopo, non appena ho saputo che la mia amica era positiva, ho deciso di stare a casa in isolamento. Il secondo tampone infatti ha dato esito positivo e da lì è iniziata la mia agonia. In questi 30 giorni ho effettuato sette tamponi: due negativi, quattro positivi e uno non idoneo. Venerdì scorso mi è arrivato l'esito dell'ultimo tampone (positivo), da allora ho provato a chiamare il numero verde ben 124 volte. Nessuna risposta. Ho inviato anche due mail». A seguito delle richieste, ieri mattina il giovane è stato contattato dal Dipartimento di Prevenzione e sono stati prenotati due tamponi di negativizzazione per i giorni 24 e 25 settembre nel distretto di Rubano. «Da quando sono aperte le scuole risulta quasi impossibile essere presi in considerazione dall'Ulss aggiunge L.G. -, dovrebbero chiamare loro per fissare il tampone ai positivi. Eppure si verifica una situazione incredibile perché al numero verde non ci sono operatori disponibili e il numero di cellulare per il Covid è sempre occupato. Se capita a un anziano non so come può finire. E' una malattia subdola, io fortunatamente non ho sintomi». L'Ulss 6 in una nota riferisce che il numero verde è valido dal lunedì a venerdì 8.30 - 17.30, sabato 8.30 14 e quindi non nel fine settimana. «Ogni ora vengono soddisfatte in media 8-10 persone, al giorno dalle 70 alle 90 persone fa presente la dottoressa Lorena Gottardello -. La quasi totalità delle telefonate non costituiscono urgenza. La procedura prevede che l'isolamento si interrompe dopo due tamponi consecutivi negativi eseguiti a distanza di non meno di 24 ore l'uno dall'altro e l'assistito ne è stato informato. Se i tamponi persistono positivi, deve trascorrere una settimana per eseguire nuovamente i tamponi per verificare la negativizzazione. Il caso in questione non rappresenta dunque un'urgenza». Nelle ultime 24 ore registrati 11 nuovi casi di Covid in tutta provincia e si segnala un nuovo decesso.
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