Crac di Padova Tre, in cinque a processo

Sabato 16 Ottobre 2021
Crac di Padova Tre, in cinque a processo
L'INCHIESTA
ROVIGO Il crack di Padova Tre è approdato a processo. In quattro, tra i quali Simone Borile già amministratore unico e rappresentante legale della multiutility, il prossimo 17 marzo saranno alla sbarra per rispondere della bancarotta milionaria. Un quinto invece, come dai lui richiesto, andrà a giudizio immediato. Lo ha deciso, ieri mattina, il Gup Belvederi del Tribunale di Rovigo.
A PROCESSO
I quattro che dovranno affrontare il dibattimento sono Gaetano Battocchio, 47 anni di San Martino di Venezze in provincia di Rovigo, vicepresidente e poi amministratore delegato della cooperativa Ecofficina, poi diventata Edeco. Anche lui a processo a Padova, insieme a Borile 51 anni di Battaglia Terme, per il presunto scandalo dei migranti. Quindi Giampaolo Mastellaro 61 anni di Piove di Sacco, già presidente e amministratore delegato delle coop Ecofficina Servizi ed Ecos, e infine Angelo Donato 51 anni di Monselice. Invece andrà a giudizio immediato Nicola Ferro 55 anni di Merlara ed ex presidente del Cda di Padova Tre.
IN ABBREVIATO
È stato condannato in rito abbreviato, sempre ieri mattina, a tre anni di reclusione Gianmarco Rando 50 anni di Este, già revisore dei conti di Padova Tre. La Procura aveva chiesto la condanna del commercialista a tre anni e quattro mesi. Rando ha già provveduto a risarcire per la sua quota parte la curatela fallimentare della società che gestiva il servizio rifiuti in 52 comuni della Bassa ed è fallita il 29 settembre 2017, lasciandosi alle spalle un buco di circa 30 milioni di euro.
IL PATTEGGIAMENTO
Lo scorso 14 settembre è uscita di scena con un patteggiamento una delle figure chiave dell'inchiesta. Due anni e sette mesi, senza sospensione condizionale, per Stefano Chinaglia, 52 anni di Piove di Sacco e già presidente del Cda di Padova Tre.
I PROSCIOLTI
Ma ieri mattina davanti al Gup polesano si sono registrati anche cinque non luoghi a procedere. La fine di un incubo per Patrizia Bazzi 50 anni di Baone difesa dall'avvocato Ernesto De Toni. Poi Luca Mariotto 51 anni ex presidente del Cda di Padova Tre residente a Carpanedo in provincia di Venezia, e Franco Quattromani 62 anni di Mestre ex vicepresidente. Entrambi difesi dall'avvocato Piero Someda. Quindi il procuratore speciale Alessandro Dargenio 46 anni di Sant'Elena e Alcide Nicchio perchè deceduto.
La commercialista Bazzi ha dichiarato: «Da quando il 19 luglio 2019 la Finanza mi ha convocata per notificarmi l'avviso di chiusura indagini per il concorso per fatti di bancarotta con gli amministratori di Padova Tre in quando componente del Collegio Sindacale fino al 28 giugno 2013, la vita mia di mio marito Fabio Ruffin Sindaco di Lozzo Atestino oggetto di attacchi politici per il mio coinvolgimento nel processo e dei miei figli è profondamente cambiata e non c'è stato un giorno, ma direi un momento che la mia vita di donna madre moglie e professionista non sia stato segnato da questa vicenda. Purtroppo la pandemia ha allungato i tempi di un'udienza preliminare che doveva iniziare il 20 marzo 2020, ma che è partita solo il 15 luglio successivo. Io sono sempre stata sicura di avere agito secondo legalità con scrupolo e coscienza, ma solo quando ho sentito il Giudice pronunciare la sentenza di assoluzione per non aver commesso il fatto mi sono sentita fuori da questo vero e proprio incubo».
Marco Aldighieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci