Cpo Gramigna, protesta pronta dopo lo sgombero dell'ex Vescovi

Giovedì 10 Ottobre 2019
PERICOLO SCONTRI
PADOVA I militanti del Cpo Gramigna sono pronti a manifestare contro i padroni della città. Dopo lo sgombero dell'ex torrefazione Vescovi, in via Vicenza, gli attivisti vogliono dimostrare a tutti che il blitz della polizia nell'edificio che avevano deputato a nuova sede del centro popolare occupato «non fermerà le nostre lotte». L'attenzione da parte della questura, che ha ricevuto nei giorni scorsi la richiesta per la sfilata del corteo nel cuore della città, è altissima: non manca il rischio di scontri tra i gramigni e le forze dell'ordine, come successo più volte nell'ultimo anno e mezzo.
LA RICHIESTA
Il percorso del corteo richiesto dal centro sociale non è ancora stato autorizzato dalla questura che sta valutando il tracciato migliore per evitare qualsiasi problema di sicurezza. I militanti del Gramigna, però, stanno già facendo propaganda: il concentramento degli attivisti e sostenitori è alle 15 nel parcheggio dell'ex torrefazione. Poi il corteo dovrebbe sfilare lungo tutto corso Milano, che di sabato pomeriggio è sempre particolarmente affollato, e quindi svoltare in via Dante per arrivare, infine, in piazza dei Signori.
«L'ennesimo sgombero - tuonano i gramigni sulla loro pagina social - è stato solo il punto di partenza di un dibattito molto ricco sulla quotidiana repressione nel paese e su tutti i piccoli e grandi padroni della nostra città: gli enti pubblici (l'università, l'Ater, l'Inps, il Comune) si confondono tra i grandi palazzinari e speculatori per la gestione privatistica del patrimonio immobiliare di Padova. Pubblici o privati che siano, tutti costoro non hanno altro scopo che il proprio profitto abbandonando o svendendo gli immobili, mentre per noi proletari continuano a mancare case popolari, spazi di aggregazione e socialità, scuole e quant'altro. Per chi si oppone a questo stato di cose, le istituzioni hanno in serbo solo sgomberi e denunce. La chiusura del Cpo Gramigna si pone nell'ormai consolidato clima di repressione che si vive nel paese».
L'ULTIMO BLITZ
L'occupazione della ex torrefazione Vescovi è costata l'iscrizione sul registro degli indagati a sette attivisti del Cpo Gramigna. Volti già noti, in particolare cinque di loro si possono definire degli specialisti di scontri di piazza con la polizia e di occupazioni abusive. A incastrarli ci hanno pensato gli uomini della Digos con appostamenti e video dove i militanti vengono ritratti mentre organizzano concerti e assemblee politiche all'interno dello stabile di via Vicenza. Edificio che domenica mattina all'alba, su mandato del pubblico ministero Silvia Golin titolare delle indagini, è stato sgomberato dagli agenti del Secondo reparto mobile.
La polizia sta anche esaminando i filmati registrati durante la protesta mentre veniva sgomberato l'edificio. Ai sette indagati potrebbero aggiungersene altri, per manifestazione non autorizzata.
Marina Lucchin
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