Bancarotta, ditta venduta a pochi euro: 3 alla sbarra

Mercoledì 22 Gennaio 2020
A PROCESSO
PADOVA Assieme a due complici avrebbe dissipato beni e capitali di un paio di aziende del ramo tessile trasferendoli ad altre società, con il solo obiettivo di sottrarre le risorse alle legittime aspettative dei creditori. Bancarotta fraudolenta per distrazione: è l'accusa formulata dal pubblico ministero Emma Ferrero nei confronti di Luca Gregoric, 52enne imprenditore goriziano, con residenza in Slovenia, Antonio Finato, 66 anni, di Selvazzano, e Antonio Paperini, 69 anni, di Albignasego. Ieri per i tre è iniziato il processo davanti ai giudici del Tribunale collegiale. La prossima udienza è stata fissata per il 3 di novembre. L'inchiesta a carico di Gregoric e soci nasce dalle relazioni dei curatori fallimentari, che si sono occupati rispettivamente dei crac di Fintex Srl e Glencove Srl. Nelle vesti di amministratore unico e successivamente di liquidatore di Fintex, Gregoric avrebbe ceduto la società per l'inezia di 36 mila euro a Gemini Srl, poi trasformata in ST Srl, e fallita il 5 febbraio 2015, pur in presenza di una perizia asseverata del Tribunale di Padova che attribuiva alla società un valore di 27,3 milioni di euro. Non solo. Il 21 aprile 2010 Gregoric avrebbe venduto i cespiti di Fintex a Cabir Srl per un corrispettivo di circa un milione di euro in realtà mai riscossi. La cifra sarebbe stata trasformata in una cessione di credito verso Gemini Srl, poi inclusa nelle complesse partite di giro collegate alla cessione dell'azienda. Nel caso di Glencove Srl, Gregoric avrebbe agito in tandem con Paperini, che a partire dal giugno 2014 ne aveva rilevato la carica di amministratore unico. I due avrebbero dissipato i beni societari acquistando da ST Srl, poi fallita, un ramo d'azienda gravato da debiti per oltre 11 milioni di euro.
M.A.
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