Autovelox anche nei quartieri, più sicurezza per pedoni e ciclisti

Mercoledì 9 Settembre 2020
Autovelox anche nei quartieri, più sicurezza per pedoni e ciclisti
VIABILITÀ
PADOVA Gli autovelox potrebbero arrivare anche nei quartieri. Non solo tangenziali e arterie ad altro scorrimento, il dispositivo di controllo della velocità potrebbero fare il loro esordio anche nelle aree residenziali. Nel testo del disegno di legge di conversione del decreto semplificazione varato qualche giorno fa da governo, infatti, per garantire la sicurezza di pedoni e ciclisti, si prevede la possibilità per le amministrazioni locali di predisporre degli autovelox fissi anche nelle strade urbane e di quartiere, come nei piccoli centri. Insomma, anche a Padova, la prospettiva potrebbe essere quella che, anche nei quartieri, superare il limite dei 30 chilometri orari possa diventare molto rischioso per gli automobilisti. Per fare il punto della situazione, oggi si terrà un incontro tra l'assessore alla Sicurezza Diego Bonavina e il comandante della Polizia municipale Lorenzo Fontolan. «Chiaramente nulla è stato deciso - ha messo le mani avanti ieri mattina Bonavina cercheremo di valutare i pro e i contro e poi decideremo il da farsi». Da un lato, l'iniziativa potrebbe incassare il gradimento dell'assessore alla Mobilità Andrea Ragona che, come d'altronde il suo predecessore Arturo Lorenzoni, da sempre insiste sulla necessità di mettere in sicurezza pedoni e ciclisti nei quartieri limitando la velocità delle auto. Dall'altro, però, non dobbiamo dimenticare che la giunta Giordani vede avvicinarsi a grandi passi l'appuntamento con le urne in programma per la primavera del 2022. Un appuntamento a cui non sarebbe saggio arrivare con decine di migliaia di automobilisti inferociti per essere stati multati appena usciti di casa con la propria macchina. Grazie alle multe, quest'anno il Comune conta di incassare 19.300.000 euro. Di questi, 9.650.000 euro andranno in favore della sicurezza stradale, per l'installazione di nuovi autovelox e per rinnovare l'illuminazione delle strade. Il Codice della strada prevede che il 50% degli introiti dei comuni legati alle contravvenzioni, vengano destinati all'ammodernamento della segnaletica stradale, all'acquisto di mezzi per la Polizia municipale (compresi autovelox) agli interventi di messa in sicurezza delle strade e a lezioni di sicurezza stradale nelle scuole.
Al.Rod.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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