PENSIONI
VENEZIA L'annunciata fuga di medici grazie a quota 100 pare non ci sarà.

Domenica 17 Marzo 2019
PENSIONI
VENEZIA L'annunciata fuga di medici grazie a quota 100 pare non ci sarà. Più consistente invece sarà l'uscita anticipata degli infermieri. In totale i dipendenti del Sistema sanitario veneto che nel corso del 2018 hanno raggiunto i requisiti di quota 100 (cioè 62 anni di età e almeno 38 di contributi) sono 14.165 e quelli che potrebbero uscire dal mondo del lavoro, perché hanno presentato domanda di pensionamento, sono 4.145. Sul fronte medici, secondo i primi riscontri, dei 1546 che in Veneto hanno raggiunto i requisiti lo scorso dicembre, hanno finora avanzato domanda di andarsene 386, poco meno del 20% degli aventi diritto. Più consistente la presenza sul fronte infermieristico: dei 7.480 che hanno maturato età e anzianità, in 2.244 potrebbero andarsene. Lo spaccato di cosa succederà nella sanità con le novità introdotte dal governo gialloverde si può ricavare incrociando i dati della Ragioneria dello Stato relativi all'età anagrafica e di anzianità professionale dei dipendenti del Sistema sanitario nazionale con il numero di coloro che hanno già presentato domanda(vedi tabella).
I SINDACATI
A demotivare i medici ad andarsene con qualche anno di anticipo sono «le limitazioni imposte da quota 100» per Gianfranco Refosco, segretario generale della Cisl Veneto. «Chi usufruisce di questa finestra - spiega il sindacalista - può collaborare fino ad un massimo di 5mila euro l'anno. Questo scoraggia i medici che hanno una professione altamente qualificata che di fatto non potrebbero più esercitare». Più consistente, invece, l'esodo in uscita degli infermieri. «Fortunatamente è di due giorni fa la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del bando per infermieri e operatori socio-sanitari - spiega Mary Pallaro, segretaria veneta della Cisl Funzione Pubblica - questo permetterà di creare nuove graduatorie considerato che quelle vecchie sono ormai esaurite». Ma il problema reale per i sindacati di categoria è la mancanza di medici, con 10mila laureati in medicina che non riescono ad accedere ai numeri chiusi delle specializzazioni. Sono circa 2mila i medici che mancano in tutta la regione, come ha più volte denunciato l'Anaao-Assomed, l'associazione dei dirigenti medici. Mentre Giovanni Leoni, segretario Cimo per il Veneto sottolinea la carenza di personale in alcune specializzazioni. «Mancano medici dei Pronto soccorso - denuncia - i concorsi vanno quasi deserti, vedi quelli appena banditi da Azienda Zero, perché i ritmi e le responsabilità che gravano su certi reparti spingono i medici ad evitare queste specialità».
Raffaella Ianuale
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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