Influenza, inizia il calo dopo il picco di 310mila ammalati

Sabato 10 Febbraio 2018
L'EPIDEMIA
VENEZIA Dall'inizio dell'epidemia, l'influenza in Veneto ha colpito 310.000 persone. Ma ormai il picco è stato raggiunto ed è cominciata la discesa. Lo rivela il settimo Rapporto epidemiologico, elaborato dalla direzione Prevenzione della Regione. «Il nostro sistema sanitario ha affrontato un vero e proprio stress test e lo ha superato», commenta Luca Coletto, assessore regionale alla Sanità.
I DATI
Per la prima volta dall'inizio della stagione, l'incidenza dell'influenza risulta in calo. In particolare nella settimana dal 29 gennaio al 4 febbraio la diffusione del virus si è attestata a 10,81 casi ogni mille abitanti, contro il 12,36 per mille dei sette giorni precedenti. Benché a rilento rispetto alla tendenza nazionale, a livello regionale il fenomeno si è mosso con una cosa di gravità. Secondo la relazione dell'attività di sorveglianza, i decessi correlabili all'influenza sono saliti a 7 nell'ultima settimana, segnalati dalle Ullss Euganea (2), Marca Trevigiana (2), Serenissima (1), Pedemontana (1) e Berica (1). Inoltre sono state diverse le situazioni di complicanze legate all'influenza, di cui 42 forme gravi secondo i parametri di valutazione del ministero della Salute. Il tasso è comunque risultato in calo in tutte le fasce d'età. I bimbi da 0 a 4 anni sono ancora i più colpiti, ma l'incidenza per loro è scesa a 35,22 per mille contro 40,46 della scorsa settimana. In diminuzione anche la fascia pediatrica da 5 a 14 anni (19,57 per mille contro 22,15) e le classi centrali da 15 a 64 anni (8,92 per mille contro 10,28). Gli over 65, cioè la categoria complessivamente meno colpita in questi mesi, sono diminuiti da 4,51 a 3,87.
L'ASSESSORE
Secondo l'assessore Coletto, il sistema sanitario regionale ha retto l'urto. «Nessuno dice è rimasto senza assistenza e cure, a fronte di una delle stagioni influenzali più aggressive degli ultimi anni, a cominciare dai Pronto Soccorso dove, non bisogna mai dimenticarlo, devono sempre e comunque avere la precedenza i casi gravi, a cominciare dai codici rossi. I nostri sanitari hanno fatto, e stanno facendo, un lavoro egregio».
A.Pe.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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