MILANO - Frank De Boer si è preso l'Inter e oggi vuole vincere in Europa League contro lo Sparta Praga. Il tecnico ha ormai superato il momento difficile seguito alla sconfitta contro l'Hapoel ma vuole i tre punti per non compromettere il cammino europeo e arrivare fino in fondo alla competizione. Le prime settimane in nerazzurro per De Boer non sono state semplici. È arrivato in un ambiente difficile, in un calcio diverso, sostituendo Roberto Mancini a pochi giorni dall'inizio del campionato. De Boer racconta le emozioni che ha vissuto ad una tv olandese, una confessione intimista di paure e preoccupazioni legate al suo arrivo all'Inter: «È stata dura. Ho preso il posto di un allenatore italiano, sentendo subito la pressione addosso. Mi guardavano tutti a bocca aperta. Non potevo entrare come un elefante in una cristalleria. Un olandese che spiega il calcio ad una nazione che ha vinto i mondiali nel 2006? Per questo faccio le cose un passo alla volta».
Cambi nella dieta, nel modo di allenare e soprattutto nella schiettezza con cui racconta le situazioni interne di squadra: dai rimproveri pubblici a Kondogbia, fino al "caso Brozovic" che non è ancora chiuso. Il centrocampista croato non è stato convocato per la partita contro lo Sparta Praga. «È stato punito - spiega alla vigilia - deve tornare a lavorare con la squadra e poi sarà convocato. Non si può dire: "ok tutto perdonato". Anche Santon è rimasto a Milano perché «non in grado di sostenere tre partite consecutive». Assenze che si aggiungono a quelle di Joao Mario, Gabigol, Kondogbia e Jovetic.
Il club ceco è scosso dalle dimissioni del tecnico Zdenek Scansy, come l'Inter è a quota zero punti nel Gruppo K. Per questo motivo De Boer avverte: «Vogliamo arrivare in fondo in Europa League e la partita contro lo Sparta Praga sarà importante. Abbiamo zero punti come loro e sarà una gara fondamentale per entrambe le squadre. Vogliamo vincere come in ogni partita. L'Inter vuole conquistare coppe, sempre».
Cambi nella dieta, nel modo di allenare e soprattutto nella schiettezza con cui racconta le situazioni interne di squadra: dai rimproveri pubblici a Kondogbia, fino al "caso Brozovic" che non è ancora chiuso. Il centrocampista croato non è stato convocato per la partita contro lo Sparta Praga. «È stato punito - spiega alla vigilia - deve tornare a lavorare con la squadra e poi sarà convocato. Non si può dire: "ok tutto perdonato". Anche Santon è rimasto a Milano perché «non in grado di sostenere tre partite consecutive». Assenze che si aggiungono a quelle di Joao Mario, Gabigol, Kondogbia e Jovetic.
Il club ceco è scosso dalle dimissioni del tecnico Zdenek Scansy, come l'Inter è a quota zero punti nel Gruppo K. Per questo motivo De Boer avverte: «Vogliamo arrivare in fondo in Europa League e la partita contro lo Sparta Praga sarà importante. Abbiamo zero punti come loro e sarà una gara fondamentale per entrambe le squadre. Vogliamo vincere come in ogni partita. L'Inter vuole conquistare coppe, sempre».
