A Quiet Passion
di Terence Davies, 126'
Dal rinchiuso di un college cattolico all'isolamento voluto nella sua stanza, fino alla morte. La vita di Emily Dickinson è tutta qui e solo la poesia l'apriva al mondo ed è grazie alla poesia che è rimasta al mondo. Racconto di un'esistenza tormentata, ma anche di solitudine, e di morte come presenza costante. Raro esempio di un biopic che si incarna col personaggio, sempre elegante ma mai oleografico, dominato da toni ora malinconici ora sarcastici, pieno di compassione ed empatia per una donna fuori dal suo tempo. Mirabile messa in scena del regista di Voci distanti sempre presenti e straordinaria interpretazione di Cynthia Nixon.
Blue Kids
di Andrea Tagliaferri, 75'
Il delta del Po e la sempiterna provincia italiana; due fratelli che fluttuano nelle nebbie esistenziali, incapaci di amare, se non forse di amarsi, un'eredità mancata, un percorso banalmente tragico e persino incomprensibile nella sua illogicità. L'opera prima usa accortezza nei dialoghi ridotti al minimo; allarga l'orizzonte della relazione dei due fratelli con personaggi secondari un po' gratuiti, ma il totale fuori sincrono con la realtà rende l'operazione solo la descrizione di una bizzarra vicenda di follia. Non ci sembra sufficiente.
A cura di Giuseppe Ghigi
© RIPRODUZIONE RISERVATA di Terence Davies, 126'
Dal rinchiuso di un college cattolico all'isolamento voluto nella sua stanza, fino alla morte. La vita di Emily Dickinson è tutta qui e solo la poesia l'apriva al mondo ed è grazie alla poesia che è rimasta al mondo. Racconto di un'esistenza tormentata, ma anche di solitudine, e di morte come presenza costante. Raro esempio di un biopic che si incarna col personaggio, sempre elegante ma mai oleografico, dominato da toni ora malinconici ora sarcastici, pieno di compassione ed empatia per una donna fuori dal suo tempo. Mirabile messa in scena del regista di Voci distanti sempre presenti e straordinaria interpretazione di Cynthia Nixon.
Blue Kids
di Andrea Tagliaferri, 75'
Il delta del Po e la sempiterna provincia italiana; due fratelli che fluttuano nelle nebbie esistenziali, incapaci di amare, se non forse di amarsi, un'eredità mancata, un percorso banalmente tragico e persino incomprensibile nella sua illogicità. L'opera prima usa accortezza nei dialoghi ridotti al minimo; allarga l'orizzonte della relazione dei due fratelli con personaggi secondari un po' gratuiti, ma il totale fuori sincrono con la realtà rende l'operazione solo la descrizione di una bizzarra vicenda di follia. Non ci sembra sufficiente.
A cura di Giuseppe Ghigi
