Trasporti scolastici, Cgil e M5S chiedono chiarezza

Lunedì 11 Gennaio 2021
I NODI
UDINE «Abbiamo letto sui media nazionali che continuano i problemi legati alla società Tundo di Lecce, che gestisce il trasporto scolastico in buona parte dei Comuni del Friuli Venezia Giulia. Nello specifico parrebbe che l'azienda non provveda sempre a pagare puntualmente gli stipendi, come le proteste dei suoi dipendenti a Genova e Torino sembrano confermare». A far emergere la questione è il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Cristian Sergo. «Il numero di Comuni serviti da questa società è considerevole, e di conseguenza è consistente anche il numero di persone assunte continua - ecco perché, a fronte delle difficoltà manifestate in altre realtà, sia spontaneo chiedersi se in regione tutto stia procedendo per il verso giusto e se il Friuli Venezia Giulia sia un'isola felice». Il capogruppo pentastellato ricorda che «la gara europea bandita dalla Regione per la stipula di Convenzioni per l'affidamento del servizio di trasporto scolastico ha creato notevoli disservizi ed inefficienze fin dalla sua aggiudicazione ed emblematico è il caso del Comune di Latisana che, informando dell'attivazione del servizio, invitava il proprio istituto comprensivo ad avvisare le famiglie sulla possibilità disagi». Dunque conclude: «Anche in questo caso, viene naturale chiedersi se l'esternalizzazione abbia migliorato la qualità del servizio per i cittadini, perché solitamente si affidano le gare all'esterno per risolvere i disservizi, non per averli». A rimarcare i disservizi e i ritardi nell'erogazione delle paghe è anche la Filt-Cgil per voce del segretario Valentino Lorelli: «Ancora inadempienze da parte della ditta che si è aggiudicata l'appalto la scorsa estate. Situazione difficilmente sostenibile, Regione e Comuni intervengano per tutelare lavoratori e utenti». Secondo il sindacato occorre «garantire non solo il regolare svolgimento del servizio, nel pieno rispetto dei criteri di qualità e di sicurezza previsti dal capitolato d'appalto, ma anche l'erogazione delle retribuzioni ai lavoratori». «Dopo le pesanti problematiche che avevano segnato l'avvio del servizio, con molti Comuni che tra settembre e novembre sono stati costretti a ricorrere all'affidamento provvisorio, continuiamo prosegue Lorelli - a registrare pesanti inadempienze nel rispetto dei capitolati di appalto, in primis nei confronti dei lavoratori». «Tutto questo conclude il segretario della Filt è sconcertante, sia alla luce del valore dell'appalto, 38 milioni di euro, sia se si considera che un appalto centralizzato avrebbe dovuto garantire migliori condizioni economiche nell'interesse dei Comuni, dell'utenza e dei lavoratori coinvolti».
Elisabetta Batic
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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