Manovra, ecco come cambia l’ecobonus: percentuali crescenti e sconti per i giardini

Martedì 10 Ottobre 2017 di Luca Cifoni
Manovra, ecco come cambia l’ecobonus: percentuali crescenti e sconti per i giardini
Un campo di applicazione più ampio e un legame più diretto con i benefici in termini ecologici. Per il cosiddetto ecobonus, in realtà un insieme ormai piuttosto ampio di agevolazioni fiscali, il 2018 dovrebbe essere un anno di conferma ma anche di evoluzione. Le tipologie principali sono due, alle quali si è aggiunta in tempi più recenti la detrazione specifica per la sicurezza sismica. La prima ed anche la più antica è la detrazione del 50 per cento sulle ristrutturazioni edilizie (nel tempo la percentuale è cambiata più di una volta). Per il prossimo anno il governo sta lavorando ad un suo allargamento.

L’idea è estendere l’ambito di applicazione da quello dei lavori in casa o nel condominio alla riqualificazione urbana: quindi diventerebbero agevolabili anche lavori relativi ai giardini condominiali e in generale al verde urbano o quelli relativi alla rimozione dell’amianto dai tetti. L’altra novità riguarda la detrazione per risparmio energetico, destinata non alle ristrutturazioni in generale ma a quelle che comportano appunto un miglioramento dell’efficienza energetica. Oggi l’aliquota è al 65 per cento, ma come ha anticipato il ministro dell’Ambiente Galletti si pensa di modularla in base all’effettivo miglioramento termico, come già avviene per il cosiddetto sismabonus. Anche quest’ultimo sarà confermato e arriverebbe la possibilità di detrarre, con percentuali elevatissime se non addirittura al 100 %, l’attività di prevenzione ovvero la diagnosi degli edifici in chiave di sicurezza sismica.

Un ulteriore filone su cui si lavora riguarda non l’entità degli sconti ma la possibilità per tutti i contribuenti di fruirne. Esistono già meccanismi per favorire - all’interno dei condomini - la cessione del credito fiscale da parte di quei proprietari che non sono in grado di sfruttarlo perché hanno redditi troppo bassi. Un ulteriore passo potrebbe consistere nella possibilità di scegliere al posto della detrazione Irpef un bonus che verrebbe anticipato dalle banche attraverso un apposito finanziamento: il beneficiario poi lo restituirebbe all’istituto di credito attraverso il trasferimento automatico del bonus stesso su un conto corrente dedicato. L’obiettivo è far sì che il cittadino possa ottenere subito il beneficio invece di attendere i dieci anni previsti per la piena fruizione della detrazione: in questo modo tutti sarebbero invogliati a partecipare ai lavori.

CEDOLARE SECCA CONFERMATA
Infine, sempre in riferimento alla fiscalità degli immobili, il governo dovrebbe confermare l’applicazione della cedolare secca al 10 % per gli affitti in caso di contratto a canone concordato, mentre si studia un meccanismo sperimentale per estendere questa opzione ai negozi, in una forma per ora limitata.
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