Autostrade, Cassa Depositi e Prestiti rinvia sul ritocco al rialzo del prezzo

Martedì 27 Aprile 2021
RIASSETTI
ROMA Ennesima fumata nera dal cda di Cdp, capofila di un consorzio con Blackstone e Macquarie, per rifinire l'offerta ad Atlantia per l'88% di Autostrade.
Ieri sera, il cda straordinario si sarebbe aggiornato a oggi alle 14 quando è già chiamato un board, anch'esso straordinario, per il riassetto di Open Fiber (Of) ma non si esclude che la decisione su Aspi possa slittare al consiglio (ordinario) in calendario giovedì 29 che dovrà convocare l'assemblea Cdp tra il 12-20 maggio.
Ma qual è il nodo che non si riesce a sciogliere? In breve la modalità per alzare l'offerta da 9,1 a 9,5 miliardi che è il range più basso tra quelli contenuti nella fairness opinion degli advisor di Atlantia che metterebbe la holding al riparo da eventuali azioni per danni di azionisti come Tci.
Per alzare il valore si è tentata la strada di concedere una garanzia sui ristori da 400 milioni che però non sono subito esigibili perchè dipendono da un regolamento attuativo che dovrà emanare l'Art. E comunque siccome c'è incertezza sulle erogazioni di questi indennizzi fino al closing, la garanzia non sarebbe praticabile.
Ma anche l'altra richiesta di Atlantia di valorizzare i flussi di cassa fino al closing atteso nel primo trimestre 2022, non è di semplice quantificazione.
FLUSSI DI CASSA
E comunque siccome si sta profilando un ritocco tout court all'insù del prezzo, Blackstone e Macquarie puntano i piedi perchè 9,1 miliardi è il valore massimo.
Infine su Open Fiber si profila l'acquisto da parte di Cdp fino al 10% da Enel e non più da Macquarie. Oggi dopo il cda Cdp si dovrebbe riunire quello di Of.
r. dim.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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