MUSICA
Manuel Caliumi è il vincitore della 5ª edizione del Premio Marco

Martedì 12 Ottobre 2021
MUSICA Manuel Caliumi è il vincitore della 5ª edizione del Premio Marco
MUSICA
Manuel Caliumi è il vincitore della 5ª edizione del Premio Marco Tamburini. Sassofonista modenese laureatosi con lode e menzione d'onore al biennio Jazz del Conservatorio Venezze di Rovigo, venerdì sera sul palco del Teatro Sociale, che proprio per le Jazz nights Memorial Marco Tamburini riapriva le porte al pubblico dopo il lungo stop a causa della pandemia, Caliumi ha superato gli altri finalisti con la reinterpretazione di un brano di Tamburini, Aerei di carta, giocata tra una continua e forte tensione espressiva e brevi distensioni.
Al pubblico delle Jazz nights tornate dopo la sospensione nel 2020, è arrivata già alle prime note la tensione emotiva dell'interpretazione, con prova di grande tecnica non per stupire gli ascoltatori ma per trasmettere l'equilibrio perfetto tra l'istinto dell'improvvisazione e il dettato dello spartito. Il concorso, promosso in questa inedita edizione al Teatro Sociale grazie alla sinergia di Conservatorio Venezze, Banca del Veneto centrale, Comune e Teatro Sociale di Rovigo, continua a ricordare il trombettista scomparso prematuramente nel 2015 e la sua intuizione di realizzare alle Jazz nights un percorso che individuasse musicisti under 30 emergenti, per sviluppare la loro carriera artistica e diffondere la musica jazz, in uno spettacolo con artisti di fama.
Così, la giuria è stata guidata quest'anno da Rachel Gould, ennesima grande artista che in carriera aveva condiviso momenti, diventati ricordi, con Tamburini, musicista tanto legato a Rovigo per la sua attività di docente al Venezze, che nel 2019 gli è stato intitolato l'auditorium del conservatorio. «Con Marco ha realizzato due album: che ricordi ha?», ha chiesto a Gould la presentatrice della serata, la cantautrice Angela Milanese. Gli album erano No more fire e Dancin' on a dime.
I DISCHI INSIEME
«Ricordo che assieme a Marco c'erano Marcello Tonolo, Franco Testa, Paolo Ghetti e Mauro Beggio. Ricordo che era bello suonare con Marco: c'era tanto amore nel suo modo di suonare, e intimità tra la sua tromba e le mie parole. Credo che, con il suo strumento, suonasse il suo modo di essere», ha risposto la cantante e composistrice americana, ospite d'onore dello spettacolo arrivata sul palco a metà serata per suonare con Stefano Onorati, Stefano Senni e Stefano Paolini un set di tre brani: There is no greater love, The dancer e I'm old fashioned.
Gould, interprete straordinaria e degna erede della tradizione del canto jazz intesa tra la voce divina di Sarah Vaughan e le dolci canzoni di Helen Merrill, in soli tre brani ha ampiamente dimostrato di essere signora di ogni istante musicale, e di trasmettere la gioia di suonare assieme, incrementandone il calore emotivo.
La giuria della 5a edizione del Premio Tamburini, completata dal direttore del Conservatorio Venezze Vincenzo Soravia e dai docenti Claudio Donà, Massimo Morganti e Fabio Petretti, ha classificato al secondo posto Ada Flocco. Cantante abruzzese, già studentessa al Conservatorio di Bologna con una delle splendide voci del jazz italiano, Diana Torto, Flocco ha arrangiato Goodbye in stile afro e con un testo in Inglese. Mentre il terzo classificato, il sassofonista Matteo Zecchi, è stato applaudito per la coinvolgente semplicità della sua versione di Rifugi, tesa a restituire il carattere del brano pubblicato da Tamburini nell'album Isole.
LA PREMIAZIONE
Dal palco non s'è riascoltata solo la musica di Tamburini reinterpretata dai talenti in gara: insieme ai finalisti saliti sul podio, anche Iacopo Teolis con Giochi di luce, Giuseppe Andrea Russo con Aerei di carta, Joseph Nowel con Ostuni, Valentina Fin con Fast line e Andrea Giovannitti con Nebbie. Perché al momento delle premiazioni è arrivato dalla moglie di Tamburini, Cristina, l'annuncio della pubblicazione online di un nuovo album, Red - early recordings, del trio Three lower colours che il trombettista formava con Stefano Onorati e Stefano Paolini. Applausi anche per Angela Milanese, che ha presentato tre brani dal suo nuovo album Racconto italiano assieme al quartetto di studenti del Venezze guidato da Jacopo Fagioli, trombettista già vincitore della precedente edizione del Premio Tamburini nel duo Migrating thoughts con Nico Tangherlini al pianoforte.
Nicola Astolfi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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