MUSICA CLASSICA
(S.T.Bis.) Il duo Lunatici ma non troppo ha aperto, lunedì, i concerti serali della stagione 2021 dell'associazione Venezze e ha conquistato il pubblico per simpatia e talento. Luca Provenzani, violoncello, e Amerigo Bernardi, contrabbasso, hanno reso l'accostamento inusuale dei loro strumenti l'occasione per paragonarli a due timbri vocali maschili. Hanno anche portato nella rodigina piazzetta Annonaria un repertorio vario e interessante, non tutto originale per questa formazione. Dopo una sonata di Sammartini, proposta al pubblico a sorpresa in apertura, hanno interpretato una sonata di Mozart scritta in origine per violoncello e fagotto. La Suite n.1 per violoncello solo di Bach è stata invece preceduta da un sondaggio tra i presenti, per verificare se fosse davvero il pezzo voluto dal pubblico. In chiusura alcune pagine che Rossini scrisse proprio per questa formazione mentre soggiornava a Londra: musica d'occasione, quindi, ma intrisa della maestria innata dell'autore, della sua ironia e della capacità di strizzare l'occhio a qualche aria celebre, lasciando spazio allo sfoggio virtuosistico.
I due artisti, che suonano assieme da 30 anni, oltre a essere strumentisti preparati come ha sottolineato in apertura Nicoletta Confalone sono un bell'esempio dell'ideale di fare musica insieme per piacere e per divertimento
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA (S.T.Bis.) Il duo Lunatici ma non troppo ha aperto, lunedì, i concerti serali della stagione 2021 dell'associazione Venezze e ha conquistato il pubblico per simpatia e talento. Luca Provenzani, violoncello, e Amerigo Bernardi, contrabbasso, hanno reso l'accostamento inusuale dei loro strumenti l'occasione per paragonarli a due timbri vocali maschili. Hanno anche portato nella rodigina piazzetta Annonaria un repertorio vario e interessante, non tutto originale per questa formazione. Dopo una sonata di Sammartini, proposta al pubblico a sorpresa in apertura, hanno interpretato una sonata di Mozart scritta in origine per violoncello e fagotto. La Suite n.1 per violoncello solo di Bach è stata invece preceduta da un sondaggio tra i presenti, per verificare se fosse davvero il pezzo voluto dal pubblico. In chiusura alcune pagine che Rossini scrisse proprio per questa formazione mentre soggiornava a Londra: musica d'occasione, quindi, ma intrisa della maestria innata dell'autore, della sua ironia e della capacità di strizzare l'occhio a qualche aria celebre, lasciando spazio allo sfoggio virtuosistico.
I due artisti, che suonano assieme da 30 anni, oltre a essere strumentisti preparati come ha sottolineato in apertura Nicoletta Confalone sono un bell'esempio dell'ideale di fare musica insieme per piacere e per divertimento
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