LA RICORRENZA
TREVISO I 100 anni dell'imprenditore della dinastia dei mattoni

Giovedì 12 Marzo 2020
LA RICORRENZA
TREVISO I 100 anni dell'imprenditore della dinastia dei mattoni e delle porcellane, l'industriale trevigiano che ha portato sulle tavole di tutto il mondo i piatti con il marchio veneto Tognana. Compie oggi cento primavere Aldo Tognana, uno dei grandi capitani d'industria trevigiana: «Prendo i giorni per quelli che vengono. La vecchiaia non è dare anni alla vita, ma dare vita agli anni», aveva confidato già all'età di 87 anni, durante un'intervista al Gazzettino, di ritorno da Torino dopo aver partecipato all'Assemblea nazionale degli imprenditori cattolici, di cui è stato per anni presidente, con tutti i partecipanti che si erano alzati in piedi per applaudirlo.
LA STORIA
Tutto ebbe inizio nel 1946, un anno dopo la fine della guerra, quando l'allora giovane Clarimbaldo, laureato a soli 22 anni in Ingegneria civile a Padova, fonda insieme al fratello Alessandro la Ceramica Tognana, l'attività nelle stoviglie da tavola, prima costola della Tognana Porcellane Spa. Mattone dopo mattone l'impresa cresce. Con un'azienda appena fuori la porta di casa a Casier, una seconda a Monopoli in Puglia e una terza in Germania. Una pagina della storia del miracolo del Nordest scritta insieme da Aldo e Alessandro: metà dei piatti che si vendevano in Italia avevano sul fondo il marchio Tognana. Prodotti dall'ultima generazione di industriali della famiglia di origine svizzera, giunta a Treviso dalla Valtellina nella prima metà del Settecento per produrre argille e mattoni a cominciare dal 1775.
LO SVILUPPO
Dal 1968 fino al 1980 seguirono anni di pieno sviluppo industriale. Entra a far parte dell'azienda anche il marchio di ceramiche Fontebasso. E mentre il fratello Alessandro decise poi di prendere le redini della produzione delle fornaci, Aldo Tognana resta sempre al timone dell'impresa della ceramica fino al 2000. Anno in cui la Tognana Porcellane Spa viene acquisita dal gruppo Morosi: «Abbiamo sempre mantenuto quel rapporto per cui gli imprenditori erano attenti sì ai loro affari ma anche alla società, all'ambiente, alle famiglie aveva detto l'ingegner Aldo nel corso della lunga intervista al nostro quotidiano Hanno collaborato per lo sviluppo della regione. Poi è sorto il famoso Nordest che adesso, con tutto questo sparpagliamento di imprese sappiamo cosa significa. Si sono dimenticati di coinvolgere gli industriali verso la società civile».
IL LAVORO
Negli anni '80 l'ingegner Aldo Tognana diventa presidente degli industriali di Treviso. In seguito negli anni 90 sarà il nipote Nicola a continuare l'impegno. Una vita in moto perpetuo quella dell'ingegner Tognana, per la sua città ancor prima che per l'industria trevigiana. Appena terminata la guerra faceva già parte del primo consiglio comunale di Treviso, tra i più giovani aggregati della Democrazia Cristiana. Su 40 consiglieri ben 39 erano laureati. Quattro primari d'ospedale, avvocati, un giudice e ingegneri: «Abbiamo fatto il piano di ricostruzione della città che era ridotta in macerie» aveva confidato l'ingegner Tognana sempre in quella intervista fiume. Nel 1994 aveva anche provato a diventare sindaco di Treviso come candidato del centrosinistra. Al ballottaggio fu eletto Giancarlo Gentilini. Sposato nel 1946 con Linda Balestreri, di un anno più giovane - la stessa fidanzata che in una Treviso messa in croce dal bombardamento del 7 aprile 44 l'ingegner Aldo si mise a cercare in bicicletta tra le macerie e i morti per assicurarsi che stava bene -la coppia ha da poco festeggiato i 74 anni di matrimonio. Oggi è giunto anche il traguardo di un secolo di vita. Con l'abbraccio dei figli Alessandra, Marialuisa, Elisabetta, Antoni e Cristina e degli affetti più cari: «Nessuno invecchia solo per il fatto di aver vissuto un lungo numero di anni aveva detto l'ingegner Tognana all'epocaa ma perché ha disertato gli ideali».
Alessandra Vendrame
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