Bartoccini pubblica l'integrale di Duek

Sabato 3 Luglio 2021
«L'approccio al fortepiano è stato qualcosa di casuale. Dopo anni di studi, dedicati principalmente al repertorio romantico e contemporaneo, ho pensato di conoscere da vicino anche la musica classica, vista su strumenti originali o copie di essi che siano». Queste parole sono di Marius Bartoccini, un giovane talento che ha compiuto un'operazione di valore oggettivamente storico per la prestigiosa etichetta Brilliant Classic. Si tratta dell'integrale, per due e quattro mani, del compositore praghese Frantiek Xaver Duek (1731-1799), che rappresenta il capostipite della scuola pianistica ceca ed il primo promotore del fortepiano nella Praga di fine Settecento. «Questa è la prima registrazione mondiale dell'integrale: attualmente non esiste nemmeno un disco monografico sulla sua produzione pianistica, con qualche inedito e la parte a quattro mani che ho registrato con Ilario Gregoletto». Il colloquio con Bartoccini svela un mondo che, in genere, riguarda una nicchia di appassionati di tastiere storiche. In realtà questa operazione sul padre del pianoforte apre orizzonti straordinari. L'interprete, approcciato questo raffinato strumento, deve, in qualche misura, ricalibrare la percezione d'ascolto del più timbricamente e dinamicamente evoluto pianoforte. «Dopo aver avvicinato il clavicembalo - racconta il musicista - ho deciso di frequentare qualche corso di fortepiano». Bartoccini, laureato al Tomadini di Udine in pianoforte, racconta di questa fascinazione per lo strumento che fu protagonista del secondo 700. «Nata come semplice curiosità, mi ha fatto comprendere ed amare una delle cose che tutt'ora ritengo molto affascinante: la relazione fra la scrittura, il suono e lo strumento, elementi che le tastiere storiche possono soddisfare ampiamente». Con questa riflessione il musicista ci fa cogliere il cuore del tardo illuminismo, in cui la ratio, in musica, cerca contatti sempre più fertili con l'Empfindsamer Stil (Stile sensibile). «Un lavoro durato anni di studio e di ricerca, trattandosi di un autore di cui tutt'ora non esiste alcun cd monografico dedicato alle sue opere da tasto. La raccolta dei manoscritti, la ricerca sulla prassi esecutiva del periodo e l'inquadramento storico del compositore, hanno preso buona parte dello studio, oltre ovviamente all'aspetto tecnico esecutivo». Così nasce una monumentale opera, condensata in un cofanetto da cinque cd, di cui quattro solistici ed uno dedicato all'integrale per fortepiano a quattro mani, registrato assieme ad Ilario Gregoletto, vero maestro delle tastiere storiche e docente al conservatorio Tomadini. Marius Bartoccini vanta un curriculum con collaborazioni internazionali - Sigiswald Kuijken e Federico Maria Sardelli fra gli altri e concerti in tutta Europa. Europa che vede in lui, ora, un punto di riferimento per la rinascita del fortepiano.
Marco M. Tosolini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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