Marea a 125, il Mose si alza poi le onde raggiungono i 138

Martedì 2 Novembre 2021
IN LAGUNA
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(...) L'altra parte delle squadre che operano il sollevamento è formata da tecnici e maestranze delle imprese di costruzioni che avanzano tuttora circa 22 milioni dal Consorzio Venezia Nuova, che è una realtà in fase di liquidazione e con un debito totale che ammonta tra i 250 e i 300 milioni. Alle imprese inizialmente il commissario liquidatore Massimo Miani aveva proposto di liquidare il 30 per cento dei 22 milioni, percentuale successivamente raddoppiata. Comunque sia, un importo giudicato irricevibile dalle imprese, che peraltro quei lavori li hanno completati molti mesi fa anticipandone i costi.
SETTIMANA COMPLICATA
È cominciata una settimana difficile, con quattro picchi previsti di marea al di sopra di 115 centimetri. Ieri, nonostante previsioni inizialmente più modeste, una punta di ben 138 centimetri fuori dalle barriere del Lido; stasera 115, domani alle 22 addirittura 140 - così si entra nella zona rossa delle maree eccezionali - e poi la mattina successiva altri 120 centimetri. Oltre, le previsioni del Centro Maree del Comune di Venezia, elaborate poi di concerto con l'Ismar Cnr e l'Ispra non vanno, poiché le acque alte non dipendono solo dalla marea astronomica, ma soprattutto dalla situazione meteo. E le previsioni su venti e precipitazioni non sono attendibili oltre tre giorni.
PREVISIONI PRECISE A BREVE
Certo, si potrebbe dire che si fanno previsioni con un orizzonte ben più lungo, ma queste possono essere al più utili per pianificare una scampagnata o mettere la biancheria ad asciugare. Quando si parla di Mose, invece, non si può sbagliare: ogni volta che l'enorme struttura sommersa si solleva, arriva un conto da circa 350mila euro. Per questo motivo non è ammesso sbagliare ed è per questo che spesso fino a un giorno prima il sollevamento è in dubbio.
Il bollettino emesso ieri dal tavolo tecnico per le previsioni (Centro maree, Ispra e Ismar) ha evidenziato la sovrapposizione della marea astronomica di sizigia (giovedì sarà luna nuova, con l'attrazione mareale al massimo) e il passaggio sul Mediterraneo di una prima struttura depressionaria nella giornata del primo novembre, con conseguenti intensi e persistenti venti di scirocco sull'Adriatico, con rinforzi importanti sulla costa veneta dal tardo pomeriggio. La situazione meteorologica conferma quindi la possibilità di importanti contributi meteorologici alla marea.
È anche per questo che, a dispetto di previsioni erano di soli 125 cm, poi corretti a 130 in mattinata, il commissario straordinario Elisabetta Spitz ha ordinato il conto alla rovescia.
Ieri sera lo scirocco ha superato gli 80 chilometri orari, contribuendo a gonfiare l'Adriatico. Questo influenzerà le previsioni per questa sera e soprattutto per domani, che già vede una possibile marea di 140 centimetri. Per oggi non è ancora certo che il Mose si solleverà stanti i 115 centimetri di previsione. Con i nuovi dati anche sull'onda di sessa che il Centro Maree calcolerà nella notte, Spitz deciderà se alzare le paratoie anche questa sera. D'altronde, è ancora vivo il ricordo dell'8 dicembre 2020, quando il Mose non fu sollevato in presenza di una previsione non allarmante e poi l'acqua raggiunse in serata i 138 centimetri.
IL SOLLEVAMENTO
Ieri pomeriggio le manovre sono cominciate con la schiera di paratoie di Treporti, che chiudono l'accesso della laguna tra Punta Sabbioni e l'isola artificiale. Alle 18 sono cominciate le operazioni per Lido San Nicolò, Malamocco e Chioggia, in presenza di un livello di marea di circa 70 centimetri in punta della Salute, di fronte San Marco. In mare, invece, davanti alle bocche di porto si superavano i 90. Dopo le 18.30 il sito del commissario straordinario al Mose è andato in tilt, probabilmente a causa dei numerosi tentativi di accesso da parte di utenti e curiosi. Situazione poi risolta in una decina di minuti. Alle 18.45 tutte le barriere erano sollevate, tenendo fuori il mare mosso a un livello a quell'ora di 124 centimetri mentre in bacino di San Marco l'acqua rimaneva sotto gli 80 centimetri e la città all'asciutto. In mare l'acqua ha raggiunto prima delle 21 i 138 centimetri e poi ha cominciato lentamente a scendere. Attorno alle 2 di notte le paratoie sono state riposizionate nei loro alloggiamenti.
Michele Fullin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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