La svolta rosa in consiglio donne raddoppiate: 18 su 51

Mercoledì 23 Settembre 2020
LA COMPOSIZIONE
VENEZIA Per la proclamazione definitiva degli eletti potrebbero volerci anche due settimane. Ma secondo la stima dell'Osservatorio elettorale del Consiglio regionale, nell'aula dell'undicesima legislatura siederanno, oltre al governatore Luca Zaia e allo sfidante Arturo Lorenzoni, 41 rappresentanti di centrodestra e 8 esponenti di centrosinistra. Rispetto al totale, 27 saranno i debuttanti (oltre la metà dell'assemblea) e 18 le donne (quasi il doppio dello scorso quinquennio, segno che la doppia preferenza di genere ha funzionato).
GLI ZAIANI E I LEGHISTI
Fra i 24 zaiani, a Belluno l'assessore uscente Gianpaolo Bottacin dovrebbe restare in Giunta e lasciare il posto a Giovanni Puppato. Con lui ci sarà Silvia Cestaro, prima cittadina di Selva di Cadore, che dovrà optare per una delle due cariche, così come gli altri svariati sindaci e assessori eletti in questa tornata. A Padova rimangono in sella Fabrizio Boron e Luciano Sandonà, a cui si aggiungono gli assessori Elisa Cavinato di Vigodarzere e Giulio Centenaro di Santa Giustina in Colle. Primo dei non eletti è Alain Luciani, consigliere a Palazzo Moroni. A Rovigo entra Simona Bisaglia, assessora a Trecenta, mentre Monica Giordani è pronta in panchina. A Treviso si ripropone il blocco formato da Sonia Brescacin, Alberto Villanova e Silvia Rizzotto, con gli innesti di Roberto Bet e Stefano Busolin, ex Zaia boy che ha battuto sul filo di lana l'uscente Nazzareno Gerolimetto (4.906 a 4.901). A Venezia confermati Francesco Calzavara, Fabiano Barbisan e Gabriele Michieletto. All'esordio sono due assessore: Francesca Scatto di Santa Maria di Sala e Roberta Vianello di Fiesso d'Artico. In attesa di eventuali surroghe sarà Flavio Zebellin. A Verona rientra Stefano Valdegamberi, questa volta con Filippo Rigo (presidente di Agsm Lightning) e Filippo Rando (assessore nella bufera per il caso del contributo di Carnevale). In caso c'è Elena Guadagnini, assessora a Castel d'Azzano. A Vicenza il presidente Roberto Ciambetti potrà mostrare la strada a Marco Zecchinato (ex sindaco di Orgiano), Stefano Giacomin (già primo cittadino di Creazzo) e Silvia Maino (assessora nel capoluogo), mentre Ilenia Tisato attende sviluppi.
Tra i 9 leghisti ci sono alcuni assessori uscenti, in via di riconferma a Palazzo Balbi. Il padovano Roberto Marcato potrà essere sostituito dal collega Giuseppe Pan. Il polesano Cristiano Corazzari potrebbe veder subentrare Laura Cestari, in Giunta a Ficarolo. La veronese Elisa De Berti tornerà con il consigliere Enrico Corsi e potrà essere rimpiazzata da Marco Andreoli, consigliere a Negrar. La vicentina Manuela Lanzarin è stata rieletta con il capogruppo Nicola Finco e potrà essere surrogata da Milena Cecchetto, vicesindaca di Montecchio Maggiore. Il trevigiano Federico Caner potrà lasciare il posto al consigliere Giampiero Possamai, mentre è già certo l'ingresso di Marzio Favero, altro ex Zaia boy, ora sindaco a Montebelluna. C'è poi il veneziano Marco Dolfin, che sarebbe dovuto subentrare a Gianluca Forcolin, davanti a Gian Franco Gna. Unico eletto della lista Veneta Autonomia è il veronese Tomas Piccinini, vicesindaco di Mozzecane (fuori l'uscente Giovanna Negro).
GLI ALLEATI
Tra i 5 Fratelli d'Italia, confermata l'assessora vicentina Elena Donazzan (pronto a subentrarle è Joe Formaggio). Arriveranno poi il padovano Enoch Soranzo, già presidente della Provincia, che ha sconfitto l'ex europarlamentare Elisabetta Gardini; il trevigiano Tommaso Razzolini, assessore di Valdobbiadene, il più giovane (30 anni a dicembre), che ha battuto Fabio Crea; il veneziano Raffaele Speranzon, già presidente dell'Ater, davanti a Lucas Pavanetto; il veronese Daniele Polato, assessore a Palazzo Barbieri, che ha sorpassato gli uscenti Stefano Casali e Massimo Giorgetti. Due i forzisti: la padovana Elisa Venturini, vicesindaca di Casalserugo (alle sue spalle Mirko Patron) e il veronese Alberto Bozza, consigliere della Lista Tosi (poi c'è Claudio Melotti).
GLI OPPOSITORI
Tra gli 8 oppositori, il Partito Democratico schiera tre uscenti: il trevigiano Andrea Zanoni, la veneziana Francesca Zottis e la veronese Anna Maria Bigon. Al debutto saranno l'ex deputata padovana Vanessa Camani (che ha battuto il segretario Luigi Bisato), Jonatan Montanariello che è capogruppo a Chioggia e l'ex consigliere vicentino Giacomo Possamai (che ha sconfitto Chiara Luisetto, protagonista della polemica sul voto disgiunto, come Stefano Artuso, fuori pure lui). Il Veneto che Vogliamo lancia la ricercatrice Elena Ostanel, mentre Cristina Guarda resterà con Europa Verde.
Angela Pederiva
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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